“ Ai morti colpevoli e alla loro innocenza”. Così apre Saviano il suo ultimo romanzo. Io oggi parlo a nome dell’innocenza, facendo appello ai padri della mia generazione, affinché mettano da parte la tonaca del buonismo e investano energie e fondi nel ramo sociale e artistico di questa Roseto, stanca nel versare lacrime amare da anni ormai.
Tra lettere d’insegnati, dichiarazioni politiche senza fondamenta e pseudo giornalisti che per due click sarebbero disposti a tutto, il degrado rosetano giovanile che viene mostrato rispecchia solo in parte la realtà, così decido di espormi, dal basso dei miei 22 anni, considerando che questo questo degrado di cui si parla, viene raccontato più da ipotesi che da fatti.Mi rivolgo a chi può ma non sa\fa, proponendo qualcosa di concreto. Voi non sapete, ad esempio, cosa vuol dire vedere tutti i propri amici abbandonare questa città poiché priva di stimoli.
Voi non sapete perché i minorenni bevono fino allo sfinimento.
Voi parlate di droga ma non sapete che la maggior parte dei ragazzi si gettano nella droga per superare lo sdegno della generazione che li ha preceduti, colpevolizzandoli in quanto inetti , non essendo in grado di comprenderne i disagi e le sofferenze. Partiamo dal presupposto che nessuno si sveglia la mattina e sceglie di diventare spacciatore o di andare in coma etilico e che nessuno va via dai propri cari senza lavoro né certezze se la situazione è accettabile.
Ho letto un articolo recentemente, ho letto le dichiarazioni di chi dovrebbe rappresentare il turismo e la cultura, si parla di “avversione infondata verso chi governa”; ho letto “ Non vedo aspetti negativi a Roseto” , ho letto“ c’è cultura e c’è turismo”, scusate se da figlio d'arte, mi preme dissentire sopratutto da quest’ultima affermazione. Non ho letto,però, della mancanza di spazi ricreativi dove un ragazzo possa capire cos’è l’arte,ad esempio.La ricerca ossessiva verso l’estremo, descrive un po' le abitudini della nostra città raccontate dal famoso insegnate nella sua lettera che ha fatto il giro del web, o dalla cronaca recente, denota un bisogno di esprimersi, emozionarsi, confrontarsi attraverso un percorso sano dove sia data voce a tutti. Nessuno si sforza di capire perché Roseto è diventata una delle realtà più abbordabili dal punto di vista della droga e del crimine, eppure leggo ogni giorno lo sdegno della generazione che ci ha preceduto.
Questo mi ferisce profondamente e non mi vergogno a dirlo.
Roseto, in certi aspetti, per chi non lo sapesse, non ha nulla da invidiare alle borgate più degradanti d’Italia, ma chi ha reso questo terreno così fertile? E sopratutto: chi deve agire adesso? In che modo? Io dico…in primis, BASTA colpevolizzare questi ragazzi. Non è colpa loro la passione per la droga e per l’alcool , non è colpa loro se mentre gridano le vostre orecchie non sono in grado di sentirli. Non è colpa loro se non c’è lavoro e se non sono in grado di costruirselo,non è colpa loro se non c’è spazio per un sogno o per un briciolo di compassione nelle menti dei tanti giudici , buoni solo ad affilare quel coltello tanto tagliente da costringere i cuori più irrequieti all’autodistruzione.Il Sindaco dice che servono più controlli, un pò come Ponzio Pilato disse " non sono responsabile di questo sangue" nel celebre passo Biblico.
In certe serate c’erano 4 pattuglie dei carabinieri operative, chi stavano cercando?
Un colpevole per caso?
E perché con tale foga non si vada alla ricerca delle vittime?Si dia voce agli esperti così come a chi questo disagio giovanile lo vive.
Non si dia la caccia solo a chi spaccia la droga,la si dia a chi sta cercando aiuto per uscirne.
Non svanisce la tentazione eliminando i gatti e le volpi, spieghiamo a Pinocchio perchè è importante che vada a scuola.
Apriamo un dialogo tra chi ha i mezzi per combattere e chi ha voglia di farlo.
Roseto ha bisogno di una realtà che dia voce a tutti, di uno stimolo che sia da esempio. Roseto ha bisogno di un grande centro sociale ricreativo e culturale.
Roseto ha bisogno di aiuto. Filippo Ruggieri
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