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Crisi comune di Teramo. Gatti a cena con Dodo.

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Non ci hanno invitato.
Peccato.
Una cena tra il vincitore del comitato per il No, Paolo Gatti e lo sconfitto del derby costituzionale e capitolino, Alfonso Di Sabatino Martina detto Dodo.

Questa sera.
Ed è subito sera.
Una cena per programmare il futuro di Teramo, visto che la precedente Giunta Brucchi ci ha rubato il passato e il presente?
Una cena per far cadere il sindaco Brucchi?
Impossibile, il sindaco ha la ricostruzione dalla sua parte.
Impossibile, ma vero.
Fidatevi. 
Una cena per concertare la musica da cambiare e un nome da proporre come nuovo direttore d'orchestra dell'ufficio tecnico?
Inutile, il sindaco Brucchi non ha eseguito la sinfonia scritta da  Paolo Gatti e ha bandito un avviso pubblico a tempo determinato.
Una cena per definire le eleganti dimissioni dell'assessore, a due deleghe che non ricordiamo, Francesca Lucantoni?
No, se questi fossero gli argomenti, sarebbe stato più che sufficiente un caffè lungo.
Francesca Lucantoni è da sempre l'anello debole di Paolo Gatti.
Costretto a farla galleggiare tra incarichi politici e nuovi, inaspettati, successi privati anzi pubblici.
Vedi il comune di Nereto.
Vedi i due colloqui per gli avvisi pubblici all'Izs.
Che succederà?
Dodo pagherà il conto e lo scaricherà al sindaco Brucchi sotto la voce, " # L'Ultima Cena prima del tradimento ma se fai il buono ti concedo il mio solito ultimatum basta che ti ricorderai di noi".
Di Sabatino in questo momento ha la stessa credibilità di Rudy Di Stefano quando cita Calamandrei o la riforma costituzionale.
Talmente in discesa di consensi  che Alfonso avrebbe deciso di usare un quinto nome.
Paolo III.
Ecco, il motivo della cena.
Buon appetito. 
 

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Commenti

Ahahahahahhhahhhhh grande Giancarlo!!!! Che figura da imbecilli.....eppure stento a credere che son sempre loro .... Non se ne può più
Vediamo se questa sarà la volta buona..
Caro Falconi ti dirò che se questa volta su questa cosa avrai ragione mi presento di persona...
@ Cittadino mi sci Non penso che gatti e dodo siano 2 imbecilli e dopo il referendum il buon dodo ha capito è il capo. A Teramo Gatti e dodo politicamente sono i migliori, peccato che si stanno sulle palle (ovviamente peccato e' per Teramo ed i teramani) Se la cena serve a riconoscere la leadership gattiana benvenga altrimenti dodo statt a la cas. Le divisioni e gli antagonismi non servono a questo territorio
tanto è tutta una farsa per spartirsi poltrone, poltroncine, sedie e sgabelli vari. Hanno distrutto Teramo e sono talmente incapaci che nemmeno se ne rendono conto, arroganti e presuntuosi come sono i ns. pseudo-politici si ritroveranno presto in una città ( si fa per dire ) desertificata ed economicamente disastrata che non avranno più nemmeno uno sgabello da spartirsi. Povera Teramo...........
Oramai teramo è ridotta alla cittadina che ha il tribunale e l'ospedale e la burocrazia. Commercio e industria gli passano lontano, la val fino fino a silvi è provincia di Pescara, la vibrato è provincia di Ascoli, rimane il quadrilatero teramo/montorio/giulianova/roseto, un ridotto della teramanita'. Invero sulla costa si pensa più a un ridotto "gigliocutarolico" un capoluogo ameno e insignificante, una incombenza necessaria, senza leadership e spessore, senza prospettiva.
Ma che la cena ha prodotto qualche risultato? Forse si. Sarà chiesto un assessorato. Ma come si chiama questo a Teramo?