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Noterelle massoniche 32: La massoneria a convegno a Pescara

di Elso Simone Serpentini
2 minuti

Nel numero di gennaio 2016 la rivista massonica “ERASMUS” relaziona su un convegno tenuto a Pescara presso l’ex Aurum il 16 dello stesso mese, promosso dal Grande Oriente d’Italia e organizzato dal Collegio Circoscrizionale d’Abruzzo e Molise, presieduto da Luciano Artese, sul tema “L’Europa tra integrazione e disintegrazione”. E’ intervenuto anche il Gran Maestro Stefano Bisi. Ovviamente, la massoneria abruzzese si è presentata in grande spolvero e la sala era piena. Ampiamente rappresentato il mondo accademico e universitario, e a tre suoi illustri esponenti, docenti dell’Università D’Annunzio Pescara-Chieti, è toccato l’onore di svolgere le relazioni principali: l’economista Vittorio Carlei, lo psicologo Mario Fulchieri e la sociologa Eide Spedicato.
Il Gran Maestro Bisi, nella sua introduzione, ha ovviamente tracciato i profondi legami tra la massoneria e l’Istituzione Europea e ha sottolineato l’importanza dell’Italia nell’accoglienza ai profughi.
La rivista definisce “di grande spessore e ampio respiro” il dibattito, che ha spaziato tra gli ideali europei, che rischiano però di infrangersi sugli scogli della disunione, e il ruolo dell’Italia nel loro rilancio. Tutto molto bello, importante e stupendo nella cronaca di “ERASMUS”, in cui si dice che è grande il contributo che può venire dalla massoneria attraverso la tolleranza e il dialogo. “Un messaggio forte e importante” quello arrivato da Pescara all’Europa.
Peccato che in questi convegni si mettano in mostra solo i lustrini e le belle parole, condite da frasi e principi altisonanti.
Era inutile aspettarselo, ma non sarebbe stato opportuno che nel convegno di Pescara si facesse un cenno, anche solo un cenno, al contributo che la massoneria, anche abruzzese, ha dato allo sfacelo del sistema bancario regionale, a quello che si prepara nella sanità e allo strapotere non sempre meritrocratico dei grembiulini all’interno del sistema universitario della Regione.
Non valeva proprio la pena di dire nulla?
Nessun esame autocritico?
Solo elogi?
Perché troppo massoni abruzzesi continuano ancora a comportarsi come Caste Susanne?
La cronaca di “ERASMUS” si conclude dicendo che o si ridà cuore all’Europa o non resta che discutere su banane e cetrioli.
Purtroppo l’Europa massonica le discussioni su banane e cetrioli le lascia fare a noi, pensando invece molto più concretamente a banche, depositi e conti correnti.

      Foto: Pescaram Sala ex Aurum. Il convegno del 16 gennaio 2016. (Dalla rivista “ERASMUS”)

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" ..a quello che si prepara nella sanità e allo strapotere non sempre meritrocratico dei grembiulini all’interno del sistema universitario della Regione." in una frase, tutto.