Salta al contenuto principale

Comune di Teramo: Inchiesta interna sulle opere del museo...prima puntata.

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Era il 18 Novembre del 2015.
Scrivevamo" La legge è mutata in una sola norma.
Gli uffici del comune di Teramo dovrebbero aver recepito che la D.Ssa Paola Di Felice, direttrice dei Civici Musei di Teramo, anzi ex direttrice, non potrà continuare a occupare un simile ruolo dirigenziale dopo la sopraggiunta pensione e dopo la proroga di un anno.
Siamo sicuri dell'ottimo operato dell'ex direttrice Di Felice, consegnataria di beni pubblici come le opere d'arte; siamo sicuri che avrà consegnato le chiavi; siamo sicuri che avrà inventariato tutta la sua gestione; siamo sicuri che il Comune di Teramo avrà fatto la verifica per il discarico delle competenze e il cambio della guardia; siamo sicuri che le opere all'epoca esposte per esempio, se la memoria non ci inganna, alla Prefettura di Teramo, siano state riconsegnate alla proprietà comunale; siamo sicuri che l'Ufficio legale avrà rassicurato il sindaco Brucchi sul fatto che la d.ssa Di Felice non potra gestire nel presente e nell'immediato futuro i Musei Civici.
La norma prevederebbe in questi casi solo un incarico di consulenza per eventi". 
www.iduepunti.it/17_novembre_2015/civici-musei-di-teramo-paola-di-felice-non-potr%C3%A0-continuare-fare-la-direttrice


Una coincidenza ma l'inchiesta o meglio si difenderà la politica, il controllo, o meglio santificherà  la stessa politica, un normale controllo e invece no, l'inchiesta sull'inventario delle opere museale, perchè di vera e propria inchiesta interna si tratta,  è dettata da specifiche norme di legge, che in particolare nell'attimo del discarico delle competenze tra responsabili diviene un istituto essenziale e obbligatorio.
La relazione comandata dall'organo monocratico dell'ente locale è in fase di ultimazione.
L'aria in Comune si è fatta pesante nonostante l'assenza di indiscrezioni.
Dimissioni sussurrate e mai formalizzate da parte della d.ssa Scaramazza, solo nel caso di pericolose invasioni di campo, ma la politica, sa benissimo, che non si potrebbero giustificare omissioni di atti di ufficio o altro.
La Segretaria Comunale di Teramo è garanzia di assoluta correttezza e legalità normativa.
Dimissioni urlate da parte del capo gabinetto del sindaco Brucchi, Vinicio Ciarroni, che molto probabilmente reciterà nel prossimo episodio di una Notte al Museo.

Che cosa contiene la relazione sull'inventario delle opere, sul patrimonio culturale dei cittadini teramani?
Perchè la politica e i capi bastioni sono così preoccupati?
Mancano delle opere d'arte?
Chi si dimetterebbe in questo caso forse meglio prima, in omaggio al senso etico e morale?
La d.ssa Di Felice è in pensione e ora figura solo come consulente e quindi lentamente verrà chiamata in causa solo per delle giustificazioni di rito.
Sentita come persona a conoscenza dei fatti.
L'Assessore Lucantoni?
In questo caso, non commentiamo perchè imbarazzati.
Rimandiamo la protezione e la palla a Paolo Gatti che ci risponderà di voti, di elezioni, di qualità, di meritocrazia, di intelligenza, di quote rose, ma in fondo, questa volta, il finale potrebbe essere veramente diverso.
Anche per le scuse di Paolo Gatti.
Si conoscono e sono state tutte inventariate.
Le opere?

...e non finisce qui...
 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

ottimo.molto importante
Non è che sono all'ipogeo?