La mia domanda è per il Primo Cittadino di Teramo, Maurizio Brucchi.
Non è una questione di quote rosa, ho troppo rispetto per il mondo femminile, ma sul fattore rosa.
Anzi sulla questione rosa.
Quella che scolora i colori delle donne.
Quella che rende lontana l'alba della parità.
Quella che per il resto sono solo chiacchiere.
Quella che sono altre donne a denunciare il cerchio che si chiude.
Quella del potere femminile nei confronti dell'impotenza maschile.
Prendete un uomo.
Prendete un uomo anche incapace di avere in passato rapporti confidenziali con una donna.
Prendete lo stesso uomo che ha investito sulle sue capacità clientelari, sul suo modo di vivere il quotidiano, sul suo desiderio di rappresentare il proprio quartiere, la propria zona, sul fattore famigliare, sui voti di un padre, di un nonno, di un clan.
Prendete sempre lo stesso uomo, elegettelo con cariche di responsabilità.
La legge gli concede di moltiplicare le sue amicizie, un fantomatico potere che dovrebbe essere al servizio dei cittadini.
Nasce una segreteria pagata dal pubblico e le occasioni di poter diventare affascinante, improvvisamente come se la natura si fosse ricordata di quell'uomo senza peccato originale.
Crescono amanti, amiche, segretarie.
Aleggiano difese ad oltranza del proprio paradiso politico.
Ostruzionismi non da poltrone ma da materasso.
Quanto sta influendo il punto G sulla composizione della prossima Giunta?
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