"La droga c'è sempre stata.
Anche quando eravmo piccoli, noi.
Sai quanti morti nel nostro quartiere.
L'alcol è legale.
Su, Falconi, non fare il moralista."
Ecco vi anticipo le solite frasi, i soliti dozzinali commenti da lava mani, che di solito si lasciano su questi articoli.
A Teramo nascono solo Bar, locali da assaggio birrre, vino e topiche e negozi di fumo buono.
Ieri abbiamo seguito la scia di questi primi adolescenti che giocavano con le "Luci".
In gergo sono sigarette elettroniche.
Contengono piccole percentuali di nicotina, alcune o aromi naturali e dovrebbero servire a far smettere di fumare.
In realtà, iniziano a l'uso anche di altro.
Stefano Caligiuri ha chiesto al Ministro Lorenzin sulla libera vendita. (Le risposte sono state fornite da Paolo Casolari, portavoce del ministro)
In Italia, ovviamente, c'è un enorme buco normativo.
"Cosa si intende per sigarette elettroniche? Quelle già precaricate di liquido con nicotina e quelle contenenti cartucce con nicotina (come previsto dalla Tpd)? Oppure qualunque dispositivo e accessorio del settore fumo elettronico, come batterie singole, cavetti Usb?

Su tale aspetto, la competenza primaria è del Ministero dello Sviluppo Economico. Si ritiene però che ai sensi del decreto legislativo 206/2005 vada rispettata la volontà del produttore. A Teramo la vendita di alcol ai minori non è controllata.
Le sigarette elettroniche sono oramai un must anche a casa tra i genitori.
E poi, quella marea di sirighe che rappresentano in pieno centro, il male che dilaga.
Piazza Sant'Anna, Piazzetta del Sole, viale Crispi, via Pannella, via Pepe, Piazza Dante, Porta Romana.
Non c'è traccia di controllo ma solo di abbandono serale.
La soluzione?
Stato e Famiglia.
Ma quando non c'è lavoro, c'è solo disperazione, parlare, discutere, ascoltare, diventa un unico grande dramma.
Eppure, da qualche parte, bisognerà ripartire...
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