Quando una Specialità della Polizia di Stato come la sezione Stradale è ridotta ai minimi termini per il personale e i mezzi, si comprende come la sicurezza dei cittadini non sia di primo piano nell'agenda del Governo centrale.
Quando a Pescara i cittadini sono costretti, a volte, ad attendere ore per un intervento, si intuisce il distacco e la percezione di vero isolamento di un'intera provincia.
Il grido di allarme è congiunto e unitario.
Si legge.
"Una delegazione del Segreteria Provinciale SAP, unitamente al Segretario Regionale Giampaolo Guerrieri, è stata ricevuta dal Prefetto di Pescara, dott. Francesco PROVOLO, quale organo governativo competente per la sicurezza della circolazione in ambito provinciale, per denunciare l’incresciosa situazione in cui versa ormai da svariati mesi la Polizia Stradale.
La gravissima carenza di personale non consente di espletare gli ordinari servizi senza inevitabilmente comprimere i diritti dei poliziotti, quali il beneficio delle ferie ed eventuali assenze legittime, unitamente all’attuale promiscuità d’impiego tra i vari reparti della Polizia Stradale di Pescara, per espletare la vigilanza autostradale, unitamente alla mancata liquidazione al personale delle indennità per i servizi espletati in regime di missione, è stata dettagliatamente rappresentata da questa O.S. al Prefetto. Sua Eccellenza Francesco Provolo, ha dimostrata ampia attenzione e sensibilità per quanto rappresentatogli e, nella condivisione dell’effettiva criticità in cui versa la Polizia Stradale di Pescara, si è impegnato formalmente a coinvolgere sia la dirigenza Compartimentale Polizia Stradale dell’Abruzzo a L’Aquila che lo stesso Dipartimento della P.S. a livello centrale.
Adesso la cittadinanza potrà comprendere la ragione per cui, nel richiedere l’intervento della Polizia Stradale, si potrebbe rischiare di aspettare parecchie ore, se si è fortunati".
La Politica?
Siamo in una botte di ferro.
Fate Vobis.
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