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Teramo richiede i fondi per i Ponti al Ministero. Continua il nostro viaggio tra i viadotti. Oggi a Notaresco...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Si legge sul sito del Mit ( Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) " Obiettivo centrale nell’ambito della manutenzione infrastrutturale è stato quello di recuperare il rilevante gap accumulato negli anni dalla rete stradale del nostro Paese. In quest’ottica è stato firmato il decreto di approvazione della Convenzione tra MIT e l’ANAS per la realizzazione delle opere del secondo “Programma di manutenzione straordinaria di ponti, gallerie e interventi mirati alla sicurezza del piano viabile”, previsto dalla Legge di Stabilità 2014. Grazie anche a questi interventi la spesa complessiva per manutenzione consuntivata nel 2016 da ANAS è stata pari a 630 milioni di euro.
La sola manutenzione straordinaria ha raggiunto nel 2017 un volume di spesa di oltre 400 milioni, circa il doppio della spesa media annua registrata negli ultimi 5 anni.
Complessivamente, per il quinquennio 2016-2020, su 23 miliardi di euro di finanziamenti previsti, quasi 11 miliardi (il 46%) sono destinati alla manutenzione e all’adeguamento e messa in sicurezza della rete stradale, dal corpo stradale alle opere d’arte, dalle barriere guard-rail alla segnaletica orizzontale e verticale, dall’illuminazione agli impianti elettrici."


Il Comune di Teramo ha pianificato interventi strutturali ( fondi statali permettendo)  in ogni ponte cittadino compreso il ponte a Catena che "ospita" una importante sottostruttura della condotta del gas cittadino
Oltre ai ponti e ai viadotti sul territorio del comune di Teramo ci saranno in tutta la provincia anche lavori nell'acquedotto del Ruzzo che per struttura sono compresi nelle infrastrutture.
Nel frattempo continua la nostra "visita" e "verifica" dei sotto ponti provinciali e abruzzesi.
Dopo i ponti cittadini , i piloni dell'A24,  Cechiara e Casale San Nicola, siamo andati sotto il ponte Cavalcavia di Notaresco.
Le immagini dell'amico Fausto?
Le stesse condivise con lo stato dell'opera delle altre strutture.
Ferro a vista, ossidazione in atto, assenza completa di manutenzione.
Questo è il nostro territorio e il nostro viaggio continua...



 

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Commenti

LA DOMANDA DELLE CENTO PISTOLE
Chissà perché i "guai " capitano tutti ai ponti e ai viadotti costruiti dopo l'ultima guerra!
Chissà perché ai tempi di Franceschiello delle Due Sicilie, i ponti non venivano mai
giù e ancora oggi resistono all'incuria e all'assenza di manutenzione, come il Ponte a Catena che non lo buttano giù neppure le cannonate....nonostante le criticità segnalate da gli ESPERTI...pourparler !
O il ponente San Ferdinando progettato dal nostro insigne Ing. Carlo Forti, realizzato in mattoni e malta.....forse da preferire al cementoarmato!
Com'è triste Venezia
Aznavour