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La Pescara disperata. Oggi inizia lo sciopero della fame degli ex interinali di Attiva SPA

di Giancarlo Falconi
5 minuti

Era l'11 Dicembre del 2015.
Sulle pagine di Abruzzo Web si leggeva
Sit-in davanti al municipio di Pescara dei lavoratori interinali di Attiva, Spa interamente partecipata dal Comune che si occupa di gestione integrata dei servizi di igiene ambientale. Dopo 8 anni chiedono la stabilizzazione dei contratti. Tutto parte dal ricorso di un lavoratore per l'assunzione vinto davanti al giudice. 

"Di fatto siamo lavoratori a tempo indeterminato, visto che da 8 anni firmiamo i contratti ogni mese e siamo sempre gli stessi a lavorare, pur avendo cambiato varie agenzie. Anche in virtù della sentenza che ha dato ragione a un nostro collega - spiega il portavoce dei lavoratori interinali, Manolo Da Silva Almeida - andiamo in Tribunale in una settantina per vedere riconosciuti i nostri diritti, perché sia l'azienda sia le due amministrazioni comunali che si sono succedute non ci hanno mai ascoltato. Così ci vediamo costretti a rivolgerci al giudice del lavoro, tenendo conto del concorso per 61 nuove assunzioni indetto una settimana dopo la sentenza a favore del nostro collega". "È come se non si volesse avere un dialogo con noi anche perché la legge prevede un 20 per cento di interinali nelle aziende pubbliche, mentre noi siamo arrivati a punte anche del 45 per cento - aggiunge - La verità è che l'azienda se ne è lavata le mani. Abbiamo presentato un esposto alla Corte dei Conti regionale perché riteniamo che l'azienda causerebbe un danno economico all'amministrazione, quindi al cittadino. Ora andremo avanti con lo stato di agitazione e altre forme di protesta. In questi anni abbiamo comunque pulito le strade della città".          Aprile 2016.
Inizia lo sciopero della fame con una lettera dal sapore di vera e profonda disperazione.

"Tra pochi giorni saranno 3 mei che siamo qui sotto questa tenda ed oggi siamo qui per portare avanti l'ennesima protesta.arriviamo a questa forma di dissenso, la più estrema tra le non violente,consci di aver iniziato una lotta  quindi di doverla portare fino in fondo.
Si la lotta...MA CONTRO CHI???
All inizio pensavamo che il principale imputato fosse l ATTIVA SPA per poi spostare le nostre attenzioni verso la nostra cara amministrazione comunale...ma sotto questa tenda sono passati giorni,settimane,mesi e perfino stagioni (!!!) ed ogni giorno abbiamo appreso un fatto nuovo sulla nostra storia...la morale della favola è che siamo precari, interinali, lavoratori a termine; non esistono possibilitá di avere un lieto fine o quantomeno ciò che ci spetta di diritto, a quanto pare per qualcuno  la nostra categoria equivale niente di più niente di meno all'antico schiavo egiziano che costruiva piramidi con le mani,consapevole di essere schiavo e felice di  esserlo!

Abbiamo iniziato a lottare per il nostro lavoro e ci siamo ritrovati in un calderone di leggi, norme,sindaci,prefetti e ministri e ovunque ci vo non vediamo altro che facce attonite e perplesse: è proprio questo il risvolto amaro del nostro problema, NESSUNO SA COSA FARE PER RISOLVERE QUESTO GUAIO, è come se un fatto del genere non fosse mai accaduto, come se non avessimo neanche diritto a far valere le nostre ragioni.
80.000 precari solo nella pubblica amministrazione, un esercito silenzioso che altrettanto silenziosamente viene sfruttato ogni giorno per poi essere accantonato all prima occasione utile, ignorati anche da chi le battaglie le porta avanti esclusivamente per chi i diritti li ha già acquisiti e non per chi realmente non ne ha neanche uno.

Noi da uomini semplici abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere per far sentire la nostra voce e continuiamo a farlo fino alla fine anche se, i nostri interlocutori, continuano a rimanere sordi alle nostre legittime richieste.
Mentre vi scriviamo il mondo va avanti, l ATTIVA SPA continua a reclutare personale interinale nonostante le dichiarazione forse frettolose sul l'eliminazione del lavoro precario all interno dell azienda, escludendo comunque noi che non siamo rimasti fedeli anche dopo essere stati bistrattati.
Il sindaco continua a fare il sindaco nonostante non ne abbia la verve, il governatore continua a dispensare perle di saggezza e noi siamo semare qua, urliamo parliamo a voce bassa contestiamo proponiamo interpelliamo ma niente, non c é peggior sordo di chi non vuol sentire!
Ma quanto forte deve essere il nostro grido di rabbia, quanto deve durare ancora il calvario di come, al pari di noi,  si ritrova nel momento decisivo della sua vita ad essere un lavoratore ma soprattutto un cittadino di seconda categoria???

NOI ANDIAMO PER LA NOSTRA STRADA, CHE È QUELLA DELLA GIUSTIZIA VERA QUELLA CHE NON PRODUCE POVERTÀ E MISERIA MA QUELLA CHE LE COMBATTE SEMPRE E COMUNQUE PER CHIUNQUE,PRECARI DI TUTTA ITALIA NON SIETE SOLI UNITEVI TUTTI ALLA NOSTRA PROTESTA,IL NOSTRO TEMPO É ADESSO!!!".


"
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati ( Pablo Neruda).

 

...e non finisce qui...

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Commenti

Ecco questo malgoverno a cosa ci sta portando....
Ma la politica e l'amministrazione comunale a cosa servono???? Se non sapete gestire andatevene a casa
FORZA RAGAZZI...... L'ABRUZZO E' CON VOI. FATECI SAPERE DI ENTUALI INIZIATIVE
Ovunque ti giri una MERDA. E pijen pur lu stipendie per fa' li dann...
Abbiamo letto tutti del concorso in cui gli ex lavoratori godevano di punteggi che li rendevano insuperabili dai comuni partecipanti al concorso. Ora bene difendere i diritti di chi ha bisogno di un lavoro ma vi siete mai chiesto come si accedeva al titolo di interinale? Nella scuola un precario lo diventa ad esempio a seguito di pubbliche selezioni note a tutti e dove non vi sono favoritismi. è accaduto lo stesso anche per gli operatori ecologici? Oppure invece li si è assunti a suo tempo dietro segnalazione di politici? magari gli stessi che oggi perorano la loro causa? Credo sia doveroso farsi queste domande visto che nelle assunzioni nel pubblico occorre rispettare determinate procedure che impediscono o dovrebbero impedire lo scavalcamento delle liste da parte dei furbi
Come dice giustamente Clara, ma sta gente che ci sta a fare? A scaldare la sedia e rubare lo dispendio? Non si riesce a trovare una soluzione? E mica devono risolvere il problema della fame nel mondo! È possibile che settanta famiglie debbano rimanere sul lastrico? Sindaco e governatore della regione, se non siete capaci a risolvere sta "robetta" statevene a casa