Il nostro rapporto era di passeggio in passaggio.
Assaggio del quotidiano.
Mentre a Teramo c'è chi litiga per tutto e tutti si credono dei numeri uno, i numeri primi si sentivano dei solitari.
Sapete perchè Nicola era un teramano?
Perchè iniziava il discorso dei nostri incontri con una battuta.
Lì dentro c'era il buongiorno, il come stai, il tutto bene e salutami papà.
Perchè era cresciuto con mio padre ai Tigli.
Tutti giocavano ai tigli nella grande palestra della strada teramana.
La più bella gioventù.
Nicola era quella bandiera del Teramo che dalla parte dell'Olmo annunciava la vittoria del Diavolo.
Papà ci passava sempre con la sua Lancia Fulvia e trizzichevamo lo sventolio bianco rosso.
Altri tempi e altro Teramo.
Mi mancheranno i nostri incontri e quelle banche che furono.
Quella di mio padre e di papà Nicola.
Altri tempi e altra Teramo.
Oggi quella bandiera è ai suoi piedi e alla sua famiglia, empatia d'affetto, giungano le nostre più sentite condoglianze.
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