Teramo come Betlemme.
Un presepe vivente che nasce a largo Madonna delle Grazie per vivere tra corso De Michetti, corso Cerulli, corso San Giorgio e infine, la grotta della Natività.
Un pensiero che avrebbe coinvolto con successo tutti i commercianti di Teramo che si sentono isolati al pensiero del presepe vivente posizionato esclusivamente all'interno della Villa Comunale.
Il prossimo mercatino dell'Antiquariato escluderebbe, per esempio, come al solito, i corsi antichi di Teramo, De Michetti e Cerulli ma l'abitudine è oramai diventata tradizione.
L'idea del fumettista, ( tra i migliori al mondo che sarà accolto come una star a Lucca) Carmine Di Giandomenico non è stata presa in considerazione dell'Amministrazione Comunale mentre molti imprenditori del settore, erano pronti ad investire per lanciare Teramo in un vero e proprio tuffo nella storia biblica del cristianesimo.
Tutto pronto invece per le luminarie ( nella foto quelle di Salerno) che ruberanno le parole ai teramani e per la casa di Babbo Natale e le statue di Ghiaccio.
I corsi e ricorsi storici?
Attenderanno....forse.
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Anche con questa amministrazione non cambierà nulla.
Purtroppo l'incenso lo useranno useranno coloro che "faranno".