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La brutta figura della Maggioranza D'Alberto sulla Consulta delle Pari Opportunità...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Scrive Lucia Verticelli " Questa mattina il consiglio comunale di Teramo ha approvato il regolamento per costituire la consulta delle pari opportunità. Finalmente, dopo anni di mie battaglie contro le vecchie amministrazioni qualcosa si è mosso.
Peccato però che questo regolamento, che invito tutte le cittadine e tutti cittadini a leggere, abbia ben poco a che fare con le politiche di genere e soprattutto non tenga conto dell'esperienza di tante donne e tanti uomini che nel nostro comune si sono sempre occupati dell'argomento. 
Peccato che questa consulta verrà nominata internamente al consiglio, senza un vero e proprio bando per selezionare i curriculum appartenenti a persone più competenti.
Si legge nel regolamento che addirittura il presidente della consulta sarà una consigliera o un consigliere comunale.
Allora, mi chiedo, non era più semplice istituire una commissione consiliare?
Mi domando: come si possono trattare tematiche così delicate senza averne la competenza? 
Spero di essere smentita, ma se questo è, immagino che il tutto sia stato fatto per accontentare i consiglieri "delusi" che non hanno trovato collocazione in giunta".


Noi abbiamo assistito alla commissione ad hoc.
Vergati raffazzonati e stonati. 
Le correzioni più intelligenti sono state fatte proprio da consigliere di minoranza Giovanni Cavallari.
Questa mattina il provvedimento è giunto in Consiglio comunale senza il verbale allegato.
Errore formale.
Non ci vuole un giurista per poter asserire che basterebbe un ricorso dal Prefetto per rendere nullo l'atto.
L'intervento del consigliere regionale e comunale, Mauro Di Dalmazio, oltre alla solita sottile ironia e compiacenza dialettica, ( un piacere ascoltarlo ma gli piace vincere facile) ha posto in risalto il futuro responsabile di un simile atto da approvare chiedendo, anzi, consigliando, un rinvio per condividere un documento con tutto il consiglio comunale.
Platone avrebbe definito il discorso chiarificatore del buon Di Dalmazio, un apprendimento da alfabeto.
Purtroppo non è stato compreso e il rischio di creare un bacino vuoto di contentini ai consiglieri senza fissa dimora è latente, sottinteso ed evidente.
La nuova politica predicata dovrebbe evitare questi scivoli alla democristiana maniera.
Brutte copie.
La lingua batte dove il dente duole.
Una maggioranza e una commissione da pastrocchio quasi da auto malocchio.
Per il resto non basterà la scaramanzia ma questa è un'altra storia che presto vi racconteremo....

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Commenti

Quando i diritti vengono navigati per strumentalizzazione politica nessuno si preoccupa del vero scopo di una azione risolutiva, ma solo per convenienze di partito. Infatti i partiti promotori delle pari opportunità non prendono nessuna iniziativa di protesta contro tutti gli stupri di questo momento storico.

Per accontentare una delusa si sono inventati una commissione ibrida. Meno male che si parlava . . . di pari opportunità.
D'Alberto un vero coraggioso.

Questa maggioranza coerente composta da 3.0, Insieme Possiamo e Teramo Vive non è la stessa che non avrebbe mai sostenuto uno del PD ? Adesso sostengono compattamente D'Alonzo-Mariani alla Provincia. COERENTI.

le donne già hanno le pari opportunità...anzi comandano proprio.

"Una maggioranza e una commissione da pastrocchio quasi da auto malocchio"
Che delusione. Tante chiacchiere inutili e pochi fatti.

con un po' d'impegno questa maggioranza farà peggio di Brucchi.

Questa giunta sta riuscendo nell'impresa impossibile di essere peggiore della Brucchi BIS.