Salta al contenuto principale
|

CERCASI DISPERATAMENTE DIRIGENTI PER IL REPARTO DI MALATTIE RESPIRATORIE DELL'OSPEDALE MAZZINI DI TERAMO

di Anonimo
1 minuto

Corsa il contro il tempo per rimpinguare il personale medico del reparto delle Malattie Respiratorie dell'ospedale Mazzini di Teramo, già orfano del primario Luigi Di Re andato in pensione lo scorso 15 maggio. Il problema serio è che dal 16 luglio il reparto perderà altri due storici dirigenti medici: il dottor Antonio Zaccagna e il dottor Giovanni Boccia, anche loro arrivati alla meritata pensione. Il problema nel problema, adesso, per la Asl di Teramo, è che le uniche due dottoresse che si erano candidate all'avviso pubblico di mobilità volontaria dall'esterno bandito a fine febbraio scorso hanno dato forfait: lo scorso 7 maggio, infatti, nessuna delle due si è presentata al colloquio per perfezionare la selezione e per la Asl scatta adesso la corsa contro il tempo. Il Piano triennale dei Fabbisogni del Personale comunicato alla Regione Abruzzo parla chiaro: il fabbisogno minimo per questo reparto secondo la Asl è di 5 dirigenti medici mentre il fabbisogno massimo è di 12. Con il pensionamento di Zaccagna e Boccia, da metà luglio, resterebbero appena 3 dirigenti medici in servizio al terzo piano del Mazzini e questo la Asl non se lo può assolutamente permettere. Per questo, a seguito del cosiddetto “infruttuoso esito” della mobilità dall'esterno, la direzione generale ha disposto agli uffici di bandire un avviso di selezione pubblica per l'assunzione a tempo determinato di almeno 1 dirigente medico. Con la speranza che questa volta qualcuno si presenti.

 PAOLA PELUSO

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Se si continua su questa strada presto non solo la pneumologia ma anche molti altri reparti avranno gli stessi problemi. A cominciare dagli anestesisti dispersi nei quattro ospedali. Se non si concentrano le attività in un solo ospedale evitando inutili doppioni non avremo reparti di peccellenza e gli specialisti non solo non vengono
ma fuggirono dai nostri ospedali dove oramai di eccellenza è rimasto ben poco. CITTADINI TERAMANI FATEMI SENTIRE ALTRIMENTI SIAMO PER DATI E DOVREMMO ANDARE SEMPRE PIÙ SPESSO FUORI ASL PER TROVARE CHI CI POSSA CURARE IN MODO SODDISFACENTE. MEDITATE GENTE. ..
MEDITATE... E PROTESTATE PERCHE ABBIAMO DIRITTO AD UNA SANITÀ DI QUALITA ANCHE
NELLA ASL DI TERAMO.

Grazie ! I manager anzichè pensare alla organizzazione dei sevizi e del personale si concentrano sulle speculazioni cementizie .

Se la direzione non interviene per tempo stessa sorte per altri reparti come anestesia eccetera

Che i dottori Luigi Di Re, Antonio Zaccagna e Giovanni Boccia avrebbero raggiunto la meritata pensione tra maggio e luglio 2019 era noto da almeno un anno....un anno basta alla farraginosa burocrazia ASL per bandire ed espletare concorso per primario e per dirigenti medici di I livello....mancata volontà o scarsa lungimiranza?

Ma tanto ai dirigenti , politici ecc. ecc. Non interessa avere medici preparati bensì interessa costruire il nuovo ospedale poi se sarà uno scatolone vuoto va bene uguale.

Visto che quasi tutti i medici che vanno in pensione in realtà vanno nelle cliniche private, non sarebbe il caso di tenerli anche dopo la pensione per un paio di anni?