Questa storia è talmente assurda che il teatro rappresenterebbe la vita quotidiana.
I controlli dei beneamati Nas dei Carabinieri. La chiusura di una rsa per anziani. Ci scrive la nipote di una ospite di questa struttura di oltre 90 anni.
"Nel bel mezzo di un normale pomeriggio di lavoro Mi sono ritrovata a rispondere alla chiamata di un dipendente del comune in provincia di Teramo che mi avvisa di dover andare a riprendere il mio parente ricoverato.
Ero impossibilitata perchè fuori regione e sarei stata avvisata da una ulteriore chiamata.
Da qui un paio di ore di silenzio e poi una chiamata della nuova struttura che mi avvisa del trasferimento.
E fin qui tutto ok, ma poi mi viene detto che i degenti sono stati trasportati non lavati, senza cibo e molti erano privit di oggetti personali e documenti.
Ci sta l'urgenza/ emergenza vista l'assoluta mancanza di autorizzazioni , da parte degli enti preposti, ma mi chiedo come si possa mandare via una persona con i sacchi della spazzatura con solo un pantalone e qualche maglia dopo una lunga degenza lì dentro.
Io ringrazio la struttura che ha dato ospitalità e che prontamente ha provveduto all' accoglienza, al sostentamento, alle pratiche di trasferimento e al vestiario.
Per questa storia nessun lieto fine, solo un fascicolo in Procura a cui dovrò rivolgermi per dissequestrare la carrozzina e il cambio dei vestiti".
Ricapitoliamo?
Riconoscenza massima ai Nas e alla Procura di Teramo perchè le ispezioni sono garanzia di sicurezza e di attenzione verso i più deboli.
Chi avrebbe dovuto vigilare sul trasferimento degli anziani? Perchè non provvedere alla pulizia, al cibo e agli oggetti personali?
Quanto tempo dovrà trascorrere per poter avere indietro la carrozzina?
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