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Leggete. Fermi tutti. LO splendido esempio dei ragazzi di Teramo 4. Non lasciare soli i Compagni speciali....

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Caro Giancarlo ti scrivo perche in un momento così difficile, pieno di brutte notizie, voglio raccontare e mandare un messaggio di speranza alle famiglie che vivono la disabilità. 
Sappiamo che molte scuole sono in DAD e, fortunatamente, molti ragazzi sono a casa " protetti".
Però tra i tanti ragazzi ce ne sono altri che hanno ricevuto un danno.
Parlo dei ragazzi speciali, parlo dei ragazzi che hanno bisogno della Scuola, hanno bisogno della normalità e del contatto.
Questi ragazzi hanno la possibilità, si, di andare a scuola ma...... Le aule sono vuote.
Le aule sono in silenzio e i ragazzi avvertono un forte senso di abbandono e smarrimento.
Però non tutte le aule sono  vuote e lo sai perché??? 
Dopo il meraviglioso esempio della scuola di Roseto, altri splendidi ragazzi e le loro famiglie si sono proposte di non lasciare soli i loro amici speciali.
Altri ragazzi, giovanissimi, non hanno esitato neanche un momento rispondendo alla proposta con un bellissimo " PRESENTE".
Questi ragazzi sono gli alunni della 2 A (secondaria) dell' istituto comprensivo Teramo 4.
Questi ragazzi sono i compagni di mio figlio.
Sono angeli custodi che lo accompagnano da anni, sono sempre li a supportarlo, sostenerlo e a non farlo sentire solo.
Hanno imparato a convivere con lui.
Sono ragazzi che lo conoscono dall' asilo, sono ragazzi che tanti anni fa hanno dovuto imparare a convivere con quello stano amichetto venuto dalla luna.
Negli anni i loro sguardi dubbiosi si sono trasformati in sorrisi e ognuno ci ha regalato emozioni immense come quella di oggi.
Si parla ormai sempre e solo della nuova generazione in Modo negativo e invece c è, in molti, qualcosa di grande e speciale che ci fa ben sperare nel futuro.
 
Grazie, grazie, grazie

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Tema molto delicato e da affrontare per ogni singolo caso. Gli studenti disabili rientrano tra i soggetti fragili e quindi più a rischio. In particolare coloro la cui disabilità è associata a insufficienza cardio respiratorio o che non portano la mascherina in quanto esentati. Pertanto molte famiglie ritengono far prevalere la DAD sulla didattica in presenza onde ridurre potenziali rischi di contagio e preservare così la salute dei figli. In questi casi, infatti, il trasporto, la vicinanza con i compagni di classe e i docenti aumentano i fattori di rischio non solo per loro ma per tutti gli attori coinvolti. Nonostante i sistemi di sicurezza messi in atto dalla scuola l'imponderabile è sempre presente. Quindi un plauso anche a quelle famiglie che hanno anteposto alla inclusione in classe, in questa fase particolare della nostra vita, la salute e il bene dei propri figli. Di queste famiglie non parla mai nessuno, forse perchè non fanno notizia.