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Lo strano caso del reparto di Medicina dell'Ospedale di Giulianova

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Qualcuno dovrebbe rispondere sulla situazione paradossale dell'ospedale di Giulianova.
Quel nosocomio che sarebbe dovuto diventare l'orgoglio della costa teramana e che invece sarà destinato ad altra fine come l'ospedale di Vasto.
Scriveremo sul nuovo disegno aziendale ma la domanda che ci perseguita riguarda il reparto di Medicina diretto dal dott. De Berardis.
Il nostre eroe ha rinunciato alla sua possibilità di scavalco e diventare un super primario con Teramo perchè impossibilitato a seguire con il giusto dovere deontologico due reparti così numerosi. In realtà, la legge non prevede il primario a scavalco ma questa è un'altra storia. La domanda è semplice.
Se un reparto così complicato per gli spostamenti come  Cardiologia di Giulianova, diretto da un altro facenti funzioni, il dott. Alessandro Core, è riuscito nel trasferire le delicate apparecchiature e la situazione al limite di molti pazienti nel padiglione est come è possibile che Medicina rimane l'unico reparto ancora nel padiglione ovest? 
Immaginate una pianta organica sottodimensionata con un solo medico (anche per appoggio nel pad. est); con tutti i servizi nel pad. est; con le urgenze in difficoltà ( cardiologia e anestesia devono lasciare il pad. est per andare a fare le urgenze nel pad. ovest di Medicina).
Non immaginate è la realtà triste di Giulianova.
Quando spende l'asl di Teramo per il trasporto navetta da Ovest a Est?
In un anno avrebbe potuto ristrutturare un intero piano destinato a Medicina nel pad. Est.
In fondo, a Ovest, c'era il Far West. 
Il lontano Ovest...
 

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