Appartamenti nuovi, mai abitati con le caratteristiche di resistenza alle sollecitazioni di un sisma e tutti i requisiti della zona da cratere sismico.
Sono molte le offerte giunte in Regione.
Sono 427 gli alloggi acquistati dalla Regione Abruzzo per l'emergenza abitativa legata al sisma 2016 e 2017, per un importo complessivo di 67.944.406,20 euro, coperti con fondi della Protezione civile nazionale. Si tratta di appartamenti ad uso abitativo, mai occupati, e resi disponibili in 17 Comuni abruzzesi.
La proceduta è frutto della Legge 45 del 2017, con la quale si è stabilito che, al fine di fronteggiare l'emergenza abitativa conseguente al sisma che ha colpito l'Italia centrale, le Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria possono acquisire (a titolo oneroso) al patrimonio dell'edilizia residenziale pubblica, prioritariamente nei Comuni del cratere sismico e limitrofi, unità immobiliari a uso abitativo agibili o rese agibili dal proprietario.
"Si tratta di una operazione straordinaria di solidarietà percorsa per tre motivi - ha spiegato il presidente Luciano D'Alfonso - la prima, aiutiamo le famiglie che hanno diritto a un alloggio temporaneo dopo il sisma; la seconda, aiutiamo le imprese edili abruzzesi penalizzate dalla crisi; la terza, forniamo risposte efficaci e positive all'emergenza senza costruire nuovi immobili sul territorio, e quindi evitando ulteriore consumo di suolo. E poi, fatto prioritario e non secondario, con questa operazione acquisiamo un patrimonio edilizio consistente che ci consentirà di lavorare per la costituzione dell'Ater unica regionale".
L'assegnazione degli alloggi avverrà attraverso un bando che verificherà le condizioni dei richiedenti attraverso criteri previsti dalla protezione civile nazionale. Sono 1.734, attualmente, gli alloggi privati dichiarati inagibili in Abruzzo a seguito del sisma, con esito di rilevazione dei danni di tipo «E» o «F» presenti in 65 Comuni (11 in provincia dell'Aquila, 15 in provincia di Pescara e 39 in provincia di Teramo); 4.521 le persone assistite con il contributo di autonoma sistemazione (Cas); 1.174 le persone assistite in hotel.
I 17 Comuni nei quali sono situati gli alloggi acquistati dalla Regione Abruzzo, con il numero di unità immobiliari disponibili, sono i seguenti: L’Aquila 53, Scoppito 33, Pizzoli 13, Teramo 223, Montorio al Vomano 11, Colledara 5, Campli 5, Valle Castellana 4, Ancarano 12, Sant’Omero 15, Bellante 3, Mosciano Sant’Angelo 24, Roseto 1, Notaresco 1, Castellalto 11, Atri 12, Pianella 2.
Teramo con 153 offerte per un totale di 33,7 milioni di euro poi Roseto 1 alloggio, Da.Pa Immobiliare di Colledara a Cologna: 64 metri quadrati a 1.794 euro, Notaresco 1 alloggio della Rossi Paolo Ro.Im. Co Srl Pianura Guardia Vomano: 1.803 euro al mq, Mosciano Sant’Angelo: 24 appartamenti C.C.T. Otto appartamenti offerti dalla Immobiliare 3P di Mosciano Sant’Angelo. Cooperativa Costruttori Teramani di Teramo in strada comunale Santa Maria dell’Arco, Montorio al Vomano, 10 alloggi dalla Immobiliare Abruzzo Srl di Montorio in via Piane, altri della Montec Srl di Montorio al Vomano in via Settembrini, 1 Teknoinvest Immobiliare Srl di Colledara. Valle Castellana 4 offerte. Zona di Campli 5 immobili dalla La Perla Srl di Basciano. A Bellante 3 alloggi della Mincioni Srl di Tortoreto. Tortoreto si segnala per 64 appartamenti dalla Seaside Srl di Tortoreto, dgruppo Di Pietro 32 in un fabbricato e 32 in un altro a San Nicolò a Tordino e poi non poteva mancare il Melograno II Srl di Teramo invece 20 appartamenti, tutti in via dei Melograni, la Sid Immobiliare di Roseto degli Abruzzi, dello scomparso Domnico Alcini, 20 appartamenti: 6 in via Cesare Averardi o 14 in via Giotto. Abbiamo l'Atena Costruzioni spa di Roma 21 appartamenti in via Balzarini un intero edificio da 1.444 metri quadrati, da 2,8 milioni di euro. La Cantagalli Immobiliare srl di Teramo 3 appartamenti a Fonte Baiano. A Casoli 12 alloggi La Fonte Srl di Casoli di Atri. Si continua con la Icam che ha proposto 1 appartamento in via Aeroporto. A Sant’Omero sono 16 gli appartamenti Immobiliare Archi srl di Verona. in largo Mendoza. Poi ancora nella zona di montagna a Colledara 2 immobili della Teknoinvest Immobiliare Srl di Colledara. 3 dalla Di Filippo Costruzioni Srl. Castellalto 8 della Vesuvus Immobiliare Srl Poggio Marino di Napoli e 3 Tini Giuseppe. Ancora con Ancarano 12 alloggi della Michetti V.E.L. Immobiliare Srl di Ancarano.
L'inchiesta? Tenderà a verificare il rispetto dei requisiti, la figura di alcuni facilitatori e la presenza di alcuni immobili ancora in fase di fabbricazione che hanno usufruito di fondi regionali...
Fidatevi e non finisce qui...
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Tutti appartamenti che i costruttori non riuscivano a vendere e che adesso hanno venduto a prezzi sensibilmente più alti dei valori di mercato reali. A me puzza e anche parecchio. Ma è possibile che come già successo a L'Aquila si debbano buttare così i soldi dei cittadini??? Da chi è stato scritto il bando? E con quali logiche? Mi sembra un bando in cui il prezzo lo hanno stabilito i costruttori in fase di offerta e la Regione ha detto ok senza nemmeno tentare di applicare un ribasso, ovvero fare una trattativa economica che tutti i compratori normali fanno. I compratori normali pagano con i loro soldi e quindi la trattativa la fanno, ma siccome i soldi pubblici sono di tutti, non sono di nessuno. Ovvero sono dei costruttori, e probabilmente di altri soggetti. E io pago...
Al solito vengono fatte le cose all'italiana........
E'assurdo che vengano acquistati appartamenti ancora on costruzione.Viene completamente snasturato il principio dell"urgenza di rintrodurre gli sfollati subito nelle case ed inoltre ,quello di far risparmiare ai contribuenti italiani le spese di albergo ed autonoma sistemazione per centinaia o migliaia di persone .
Vergogna..........