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Teramo: Le palazzine di Via Longo abbandonate e senza cura...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

A quante riunioni abbiamo assistito sulle palazzine, sulle visioni urbanistiche, sul futuro di via Longo a Teramo?
Tante e dove siamo arrivati?
Al senso dell'abbandono, alla mancanza di sicurezza, a una lettera di un legale che rappresentando al comune di Teramo una propria assistita e residente in una di queste immaginifiche strutture edilizie, ricorda le auto contromano, la fatiscenza dei portoni di ingresso, la mancanza di illuminazione, le barriere architettoniche per i disabili, l'assenza degli ascensori, l'abbandono di rifiuti, lo scheletro di qualche motorino e noi aggiungiamo il continuo spaccio di sostanze stupefacenti nelle vie adiacenti o sotto il parcheggio di piazza Donatori di Sangue.

Che fare?
Rispondere alla lettera potrebbe essere un buon principio di presenza ed educazione istituzionale.

 

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Commenti

vanno abbattute e ricostruite.....datele ai privati e vi fate ridare 3 palazzine nuove....le altre 4 per loro.

Ma se non sono stati in grado di rifare l'asfalto se non qualche rattoppa in via Po (ma il piazzale della Stazione è perfetto...anche senza strisce bianche) e se per ripristinare solo metà della segnaletica orizzontale all'incrocio con via Savini ci hanno messo la bellezza di 4 mesi...come possiamo pretendere che risolvano tali problemi? Fiato sprecato con degli incapaci del genere! E poi, tanto, la colpa è sempre di qualcun altro...

Il degrado e l'incuria in cui versa la zona è vergognoso, non è ammissibile che nel 2020 ci siano amministrazioni che rimangono inerti rispetto a certe problematiche; ma ovviamente non stiamo parlando del centro storico , parliamo di una zona popolare "Le case minime" come vengono definite, dove non c'è nessun "Santo" che si occupa della situazione e purtroppo questo è il risultato, disabili in "Galera" a casa loro, portone di ingresso che non si chiude, abusivi che hanno occupato un alloggio, cosa volere di più qui non manca proprio nulla............

Le palazzine di via Longo sono interesanti per la tecnica edilizia, di pregio architettonico e un esempio di urbanistica. Figlie di una Italia scomparsa che non avrebbe permesso l'odierno ignorante degrado.

Abbattere degli edifici che con il terremoto non hanno subito danni è un grosso errore bisognerebbe che alla guida dell'amministrazione ci fossero persone con le palle per affrontare questo problema che si trascina da un ventennio, ma purtroppo siamo governati da incapaci che a malapena riescono a mettere qualche toppa di asfalto........ spero che qualcuno porti questo problema nelle aule di tribunale poi si che ci sarà da ridere.