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La bomba ecologica....e intanto il Cirsu è pieno di rifiuti. Chi respira?

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Chi protegge i cittadini della Provincia di Teramo dal mantra del mentre?
Mentre l'ex Legambiente e presidente di Cirsu, Angelo Di Matteo continua a scrivere ai soci Cirsu che non esistono; mentre i curatori pensano a una cura; mentre la Deco avrebbe dovuto iniziare la gestione di Cirsu; mentre il sindaco di Notaresco, Diego Di Bonaventura, è rimasto solo a difendere l'ambiente di Grasciano; mentre l'arta?; mentre l'asl; mentre la Provincia cosa ha intenzione di fare?; mentre la Procura?; mentre la Regione che cosa ha intenzione di fare, deroghe a parte?;  mentre noi teramani respiriamo a pieni polmoni; mentre gli impianti del polo tecnologico sono pieni di rifiuti e tutti rimangono in silenzio; mentre se nella vita normale abbandoni un solo rifiuto vieni multato; mentre lasciare senza sorveglianza una bomba ecologica è prassi alla teramana; mentre Csa è immune da tutto e tutti;  mentre tutto, se dovesse accadere un incendio o la fuoriuscita di percolato, chi pagherebbe?.
I curatori o csa?
Indovinate?
Noi con la nostra salute.

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Giancarlo Falconi sei il solo a parlare ogni tanto, per non far dimenticare, del gravissimo problema ambientale chiamato Cirsu. La politica è silente, anzi connivente: si limita ad organizzare o prestare le proprie sedi per il raduno di assemblee di sedicenti soci al fine di decidere se proporre eventuali ricorsi e dove trovare i soldi magari anche attraverso avventori del momento (imprenditori che attraverso la disseminazione di bandi ad hoc e forse anche altro.... si occupano di altri aspetti della filiera dei rifiuti e che magari non vanno a genio al potenziale nuovo gestore... Chissà) o a cercare di far abiurare al buon Cirillo l'etichetta di fallito che incombe sulla testa del vecchio presidente. E noi continuiamo a respirare, forse anche a bere, forse anche a farci i bagni nel percolato....e le neoplasie aumentano.... I signori della politica dicono che sono altri i fattori scatenanti mica perché c'è un mostro di composizione ignota sul nostro territorio. Mi chiedo ma i signori della politica, i tecnici e tutti coloro che potrebbero avere capacità decisorie nella vicenda, non hanno figli? Non hanno generazioni future a cui pensare? Adesso si attenderanno nuovi ricorsi perché c'è il rischio che qualcuno abbia solo briciole della grande torta o perché qualcun altro è ancora alla ricerca di un riscatto per la malagestio.... Andremo avanti così per decenni fino a quando come ormai uso in Abruzzo piangeremo un disastro. Vergogna!

Situazione davvero critica. Ma purtroppo le cose potrebbero addirittura peggiorare. Difatti e' stato presentato in Regione in data 14/08/2017 un progetto per la realizzazione nel comune di Mosciano Sant'Angelo di un impianto di biometano dalla potenzialita' di ben 48000 tonn/anno di rifiuti organici e fanghi. Sarebbe un ulteriore scempio per il nostro gia' martoriato territorio. Occorre una seria mobilitazione contro questo scellerato progetto.