Salta al contenuto principale
|

Se questi sono uomini. Insulti e minacce a San Massimo di Isola...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Scrive Moreno Fieni, presidente del Bim " A questa casa sono legati tantissimi ricordi, dall'infanzia spensierata sino ai terremoti ed alla terribile nevicata dello scorso anno. Stamattina, trovarla così, è stato un colpo al cuore, un dolore diverso che è difficile raccontare. I fatti di San Massimo sono di una gravità assoluta, vili e turpi minacce, premeditate per assurgere a fama nel giorno in cui il mondo ricorda orrori e nefandezze dell'Olocausto. Tante volte ho avuto paura, ma non questa volta, non faremo mai il gioco di chi con la violenza spera di piegare gli animi delle persone. Domani alle 14.30 saremo tutti a San Massimo per ribadire il nostro no alla violenza ed alle intimidazioni e cancellare assieme a queste oscenità il dolore che abbiamo subito..."

Non esiste un manifesto della razza umana.
Non esiste perchè l'essere umano è unico.
Stesso sangue, stesso cuore.
Muta solo il coraggio e la vigliaccheria.
L'educazione e la maleducazione.
La solidarietà e l'idiozia.

Leggo Sergio D'Ascenzo " Non si tratta di isolani, ma di IMBECILLI... Una razza diffusa, ma aliena nella nostra terra... e scomparendo al sorgere del sole è difficile da individuare ed isolare...".

Il pensiero è per Sara e Simona.
Un abbraccio di scuse...
 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

E pure ignoranti. Simili zecche giustificano i peggiori insetticidi!

Il tutto è di una gravità incredibile, da non sottovalutare assolutamente. A mio parere in quelle scritte e nei simboli, nella coincidenza del giorno col 27 gennaio, nel chiamare in causa soggetti magari di etnia diversa dagli artefici, c'è stata la volontà di far ricondurre il gesto ad una cerchia di persone di una certa "ideologia politica", per sviare il tutto. Così come gli errori ortografici sembrano studiati ad hoc. . Credo che i motivi del forte odio espressi verso le persone coinvolte siano da ricercare anche altrove. E' preoccupante. E' solo un pensiero. Spero che gli investigatori giungano al più presto ad individuare i responsabili. Spero che agli stessi, qualunque possano essere i motivi, vengano comminate pene esemplari a dimostrazione della presenza di uno Stato che tutela fortemente la persona, la cosa pubblica, la cosa privata, da chiunque la oltraggi. Spero torni al più presto la tranquillità nelle persone e sul territorio di Isola. un forte abbraccio.

Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura.
Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane.
Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri.
Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti.
Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci.
Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti.
Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti.
Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro.
Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti.
Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro.
I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali…
…….Si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare.
Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano purché le famiglie rimangano unite e non contestano il salario.
Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell’Italia.
Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più.
La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione.

OTTOBRE 1912: relazione dell’Ispettorato per l’Immigrazione al Congresso Americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti.

PUNTATA N. 1

Il 10 Ottobre 2007, in Germania il Tribunale di Buckeburg ad un cameriere italiano riconosciuto colpevole di stupro, segregazione e violenza di gruppo verso la sua ragazza, ha ridotto la pena da 8 a 6 anni di carcere anche in considerazione della sua origine sarda. Nella sentenza di condanna, la riduzione di pena è stata così giustificata dal giudice tedesco: "Si deve tenere conto delle particolari impronte culturali ed etniche dell'imputato. È italiano. Il quadro del ruolo dell'uomo e della donna, esistente nella sua patria, non può certo valere come scusante, ma deve essere tenuto in considerazione come attenuante".

PUNTATA N. 2

Non sono, ecco, non sono come noi. La differenza sta nell’odore diverso, nell’aspetto diverso, nel modo di agire diverso. Dopotutto non si possono rimproverare. Oh, no. Non si può. Non hanno mai avuto quello che abbiamo avuto noi. Il guaio è…. che non ne riesci a trovare uno che sia onesto.

Richard Nixon, Presidente degli Stati Uniti d’America, 1973

PUNTATA N. 3

E' inaccettabile che gli italiani possano semplicemente pensare di essere xenofobi. Siamo e siamo stati un popolo di emigranti. Di noi, come avete avuto modo di vedere, non si è mai detto un gran bene!