Ufficio scolastico di Tortoreto.
Fila di teramani per trasferire i figli nell'Istituto Comprensivo.
Il tutto va moltiplicato per Alba, Pineto, Roseto, Giulianova e anche fuori regione come San Benedetto.
La lettera che è arrivata in redazione è veramente eloquente.
" Non si fugge solo per il terremoto, per la neve o per la luce.
Si fugge per la mancanza di soluzioni.
Quei lavori che avrebbero dovuto mettere in sicurezza le scuole dal 2009.
Il terremoto de L'Aquila.
Otto anni fa.
Nessun lavoro che ha prospettato un Edificio Scolastico in grado di avere una resistenza sismica di legge.
Nessun bando vinto, anzi, nessuna risposta ai bandi della Protezione Civile.
Solo soldi spesi in maniera indiscriminata in specifici Istituti e che non hanno portato a regimi di stabilità sismica.
Si fugge per il bene dei nostri figli ma con l'amaro in bocca e nel cuore".
Lo Stato intanto ha risposto picche al sindaco Brucchi.
Scrive il Primo Cittadino di Teramo " "..........si invita la Regione Abruzzo a voler fornire al suddetto Comune tutti gli elementi di informazione richiesti e, se necessario, a garantire l'eventuale supporto alle azioni da intraprendere ......."
Una decisione va presa e va presa con l'ausilio dei tecnici comunali.
Responsabilità chiama responsabilità.
Perchè nessuno ha risposto o intercettato questi fondi?
www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/sicurezza_scuole.wp
Il sindaco si sente con il cerino in mano, lo stesso di quello dei cittadini, solo che il fiammifero dei genitori di Teramo, è acceso.
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