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Incendio: Ecco le zone dove sarà vietato raccogliere le colture...

di Giancarlo Falconi
6 minuti

Ecco la prima ordinanza del sindaco Brucchi sull'emergenza Incendio.ddddd
Premesso che in data 26 giugno 2017 alle ore 22:00 un incendio ha interessato lo stabilimento industriale sito in Teramo, Loc. S.Atto – Nucleo Industriale, adibito a sede operativa e stabilimento di produzione e stoccaggio della Società “Richetti”;
Che l’incendio ha interessato un’area di circa 10.000 mq, destinati ad area di produzione e stoccaggio materie alimentari e che immediatamente sono state attivati i soccorsi del Comando provinciale Vigili del Fuoco, operanti sul posto con numerose squadre e tecnici di coordinamento durante l’intera notte tra il 26 ed il 27 giugno 2017;

  • Che in data 26 giugno 2017 alle ore 9:00, presso idonea struttura messa a disposizione dalla Richetti in altro stabilimento limitrofo a quello interessato dall’incendio,  si è riunito il Tavolo tecnico coordinato dalla Prefettura di Teramo alla presenza degli enti preposti, tra cui: ARTA, ASL, SIAN, COMANDO VIGILI DEL FUOCO, SINDACI DEI COMUNI INTERESSATI DI TERAMO, CASTELLALTO, MOSCIANO, BELLANTE, CARABINIERI DI TERAMO, PROVINCIA DI TERAMO
  • Che l’incendio risulta all’attualità sotto controllo e monitorato a vista per prevenire ulteriori focolai e completare la messa in sicurezza della struttura;
  • Che durante le operazioni è stato posto in atto un primo efficace confinamento e contenimento di eventuali agenti inquinanti, mediante il bloccaggio del conferimento delle acque di prima pioggia in fognatura, nonché con lo spegnimento effettuato in modo tale da consentire l’implosione verso l’interno della copertura, supposta in eternit;
  • Che, come da verbale della Riunione del tavolo tecnico del 27 giugno 2017, si è convenuto di porre in opera attività di controllo delle matrici ambientali (qualità dell’aria, prelievi di ortaggi a foglia larga, presenza di eventuali materiali contenenti amianto o altri inquinanti) nelle aree interessate, individuate dal cono con vertice nel luogo dell’evento, ampiezza cautelativa 45 gradi e determinato dalla direzione dei venti verso nord-est, interessante i Comuni di Teramo, Castellalto, Bellante;
  • Che, all’interno dei limiti amministrativi del Comune di Teramo, le aree interessate da detto cono possono essere individuate come comprese nel perimetro ideale individuato a favore di sicurezza e delimitato: ad est da Via Troiano Odazi (all’interno del nucleo industriale); a nord, per un primo tratto da Via G.Galilei (dall’incrocio con Via Odazi e fino a Via Suor Maria Rita Nerone – Sp. 59/a) e per un secondo tratto dalla Via Suor Maria Rita Nerone stessa fino al Fosso Mazzone, ad est dal Fosso Mazzone e a sud dal Fiume Tordino ;
  • Ritenuto necessario disporre, al fine di porre in atto le prime misure cautelari a tutela della salute pubblica, precauzionalmente ed in attesa dei riscontri oggettivi dei campionamenti disposti come da verbale del 27/6/2017 citato;
  • Sentito il Dirigente Comunale del V Settore, Ing. Remo BERNARDI;
  • Visto l’art. 54, secondo comma, del D.Lgs. 267/2000;

ORDINA

quali prime misure immediate e cautelari a tutela della salute pubblica ed in attesa degli esiti delle analisi già disposte sui campionamenti già effettuati come da verbale del 27 giugno 2017:

  1. Il divieto di raccolta, vendita e consumo di tutte le colture, incluso il foraggio per animali e per il pascolo, limitatamente ad un termine temporale di 24 ore dall’emissione della presente, nelle zone ricadenti nel cono sopra specificato e, per il Comune di Teramo individuate come segue: perimetro delimitato ad est da Via Troiano Odazi (all’interno del nucleo industriale); a nord, per un primo tratto da Via G.Galilei (dall’incrocio con Via Odazi e fino a Via Suor Maria Rita Nerone – Sp. 59/a) e per un secondo tratto dalla Via Suor Maria Rita Nerone stessa fino al Fosso Mazzone, ad est dal Fosso Mazzone e a sud dal Fiume Tordino ;
  2. Il completamento, a cura del proprietario “ALFAGOMMA S.p.a.”, della immediata raccolta dei frammenti di copertura e materiale residuo di combustione nelle aree limitrofe ed in particolare nella zona del cortile della Ditta Alfagomma S.p.a. immediatamente limitrofo al luogo dell’incendio.

Sindaco di Castellalto, Vincenzo Di Marco:

Si è concluso alle 13.30 il tavolo tecnico di emergenza sull’incendio di stanotte allo stabilimento Richetti nella zona industriale di Sant’Atto con la presenza della Prefettura della Asl, dell’Arta, dei Vigili del Fuoco, della Provincia e dove ho partecipato insieme ai sindaci di Teramo, Bellante e Mosciano Sant’Angelo. L’incendio ha interessato un’area di circa 10.000 mq. Le attente operazioni di spegnimento hanno limitato al massimo i rischi per l’intera vallata del Tordino. Voglio precisare che si tratta di un opificio industriale alimentare di eccellenza che utilizza sostanze non pericolose e che produce alimenti per l’Italia e per l’estero. Non c’è nessun dipendente che ha riportato danni fisici e i 60 lavoratori presenti al momento dello scoppio dell’incendio sono tutti illesi. Sono già in corso da parte della proprietà aziendale l’avvio delle procedure che garantiranno sostegno al reddito in questo momento di blocco della produzione dello stabilimento. In via del tutto precauzionale sono state definite alcune procedure a tutela della salute pubblica, in una zona molto circoscritta del territorio, a seguito del fumo sprigionatosi dall’evento. Infatti già da stamattina sono stati eseguiti i prelievi per l’analisi dell’aria, già recapitati al laboratorio dell’Arta dell’Aquila che diffonderà i dati nelle prossime ore. La ASL ha già fatto i prelievi di ortaggi e di altre specie vegetali di consumo umano e animale per poi consegnarle oggi pomeriggio all’IZS di Teramo, i cui risultati saranno diffusi entro il pomeriggio di domani. In via del tutto precauzionale e in attesa delle analisi in corso, ho emesso un’ordinanza di divieto di consumo umano e animale di ortaggi e di altre specie vegetali in una piccola porzione di territorio di Castellalto e precisamente nelle frazione di Casemolino, dove sono stati fatti i prelievi da parte della ASL.

Ringrazio tutti gli organi istituzionali intervenuti per la prontezza della risposte e delle soluzioni date a beneficio e garanzia della salute pubblica. L’Istituzione che rappresento è vicina all’Azienda per i danni subiti e a tutti i suoi dipendenti che sono preoccupati per il loro futuro.

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come mai tutte le fabbriche che sono adiacenti allo stabilimento sono aperte. ci sono operai che lavorano respirando tutta quell'aria malsana.
però è vietato aprire finestre e la raccolta delle colture.