Salta al contenuto principale
|

Prati di Tivo. Rischio Valanga. "Andrebbe chiuso momentaneamente anche il piazzale"....

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Una questione di sicurezza!
La storica Guida Alpina, Pasquale Iannetti, che tutti ricordiamo oltre per le vie e altri accessi sul Gran Sasso, oltre per aver gestito e inventato il Rifugio delle Guide, per le sue battaglie a difesa della natura e della vita umana in montagna. 
Vi ricordate la tragedia di Rigopiano?
Scriveva La Repubblica qualche giorno dopo quella valanga mortale " SÌ, SONO IO la Cassandra dell'Hotel Rigopiano". Pasquale Iannetti ieri ha riletto su Repubblica il report che scrisse il 18 marzo 1999 per la Commissione valanghe di Farindola, di cui faceva parte. Quello in cui denunciava la possibilità di valanghe nell'area di Rigopiano, individuando come punto critico il piazzale del rifugio Acerbo, a meno di cento metri dal resort seppellito il 18 gennaio. "Dopo un sopralluogo mi accorsi del rischio, e lo comunicai. Eppure è stato lo stesso autorizzato l'ampliamento dell'hotel, e ora siamo qui a piangere i morti".

Al telefono è il solito Iannetti.
Professionale, meticoloso e prudente.
Argomento?
I Prati di Tivo.

Ascoltare i consigli tecnici, inviati al sindaco Petraccia e alla commissione valanghe è una questione di intelligenza e di attenzione.
Gli strati della neve, le diverse temperature e il probabile rialzo termico, le tre famose valanghe a ciclo completo che hanno invaso il piazzale tra gli anni 70 e 90.
L'inutilità di quei due milioni di euro che si vorrebbero spendere per gli 
Obellx ( foto arpa veneto)  per il distaccamento artificiale degli accumuli di neve.

Questo nuovo sistema è costituito da tre parti::

– un palo di supporto in acciaio opportunamente solidarizzato al terreno mediante barre di ancoraggio;

– un modulo funzionale, cuore del sistema, costituito da una cupola all’interno della quale si trovano il cono d’esplosione e le bombole di riserva dei gas ossigeno e idrogeno.. Il modulo è amovibile con sistema automatico da elicottero, senza quindi la necessità di avere un operatore in sito, cosa a volte impossibile soprattutto d’inverno. E in effetti il modulo va rimosso a fine stagione invernale per manutenzione e ricarico dei gas e successivamente ricollocato a inizio dell’inverno successivo.
– un sistema di controllo e gestione da remoto tramite GSM o radio grazie ad apposito software.

In una prossima e tecnica relazione, Iannetti ci illustrerà come sia un metodo anti economico, ( senza costante manutenzione farebbe la fine dei cannoni sparaneve) pericoloso nel contesto del Gran Sasso perchè potrebbe causare una valanga da fronte unico e impattante dal punto di vista visivo.
Meglio le barriere naturali fatte da terra e pietra.
Ma questa è un'altra storia....

...e non finisce qui...

Commenta

CAPTCHA