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La Giornata della Memoria: Quando a Tortoreto c'erano due campi di concentramento...

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Per la Giornata della Memoria ho pubblicato una lettera della corrispondenza avuta con la moglie di un ebreo internato nel 1940/41 al campo di concentramento (Villa Tonelli) di Tortoreto Stazione di nome Alois Gogg di Graz :

Egregio signor Ferrante, attraverso le sue corrispondenze del 16/10/2007 e il materiale allegato (foto villa Tonelli, lista internati a Tortoreto 1940 –1941) mia figlia ed io siamo stati bravi a ricostruire la vita precedente di mio marito: Alois Gogg (negli Usa cambiò il nome in Milton Weber) . Molto importante per noi perché io e mio marito siamo stati insieme solo negli ultimi 10 anni della sua vita. E tu sei stato la chiave, con il materiale inviato,  di tutte le nostre ricerche. Questa lettera è per mandarti i nostri calorosi ringraziamenti più cari. Sono dispiaciuta che sia solo una bozza in inglese e con correzioni. Ma l’articolo finito mi richiede troppo tempo. L’articolo originale è in tedesco e su internet. È affascinante fu la comunicazione con le persone detenute.

 Ho cercato su internet informazioni su Balter Maximilian, causa la tua lista inviata a mia figlia, fu capace di contattare Michael Lunardi con una foto che avevamo a casa con mio marito e Balter nel giardino di Villa Tonelli. Questo ci ha condotto alla vedova di Victor Frankl , il famoso professore neurologia e  psichiatria e logoterapia. Walter Frankl era  fratello di Victor. In allegato le  copie dei disegni  di Walter Frankl come regalo di addio di Frankl a mio marito e al fratello Victor. Anche il disegno a Mussolini della  Collezione Judaica G.Moscati ,Napoli. Walter Frankl e famiglia sono tutti morti ad Auschwitz. Mario Tedeschini – Lalli – Roma, ha cercato del materiale su Saul Steinberg, vignettista e scrittore per il  New Yorker Magazine, ecc. Il suo archivio è ad Haward University in USA. Sono stata capace di mandare due lettere in cui mio marito e  Steinberg  erano detenuti e amici a Tortoreto e navigavano sulla stessa nave per arrivare negli USA nel 1941.

Il lungo articolo su Steinberg è stato fatto dal signor Tedeschini Lalli e mia figlia detiene la copia . Inoltre abbiamo saputo che villa Tonelli è stata trasformata in appartamenti di lusso . Robert Zweig autore “Ritorno a Napoli” è un professore all’università di New York ed è stata mia figlia che mettendosi in contatto con il museo G. Moscati di Napoli. La nostra amicizia con Micheal Lunardi attraverso il suo lavoro ha fruttato questo articolo (in allegato) su Milton Weber. E’ stato emozionante lavorare per me ed ho realizzato che senza le tue risposte, tutto questo non sarebbe mai accaduto.  Per i miei figli e i miei nipoti “questa storia antica”, è stata importante per capire da dove veniamo, ti mando i miei grazie per quello che hai fatto, spero di trovi bene nella bella Italia. I miei saluti.

Graz, agosto 2009                                                        Paula Weber moglie di Alois Gogg

Traduzione dall’inglese a cura di Chiara De Berardinis

Alois Gogg figlio di Giovanni e di Caterina Birchbauer , nato a Graz il 20 maggio 1910, violinista , residente a Genova, ebreo tedesco, arrivato il 1 settembre 1940 a Villa Tonelli di Tortoreto Stazione. (Fonte Italia Iacoponi “ Il fascismo, la resistenza, i campi di concentramento in Provincia di Teramno) Negli USA , per motivi di sicurezza, cambiò il nome in Milton Franklin Weber. Fu violinista, direttore d’orchestra.  E’ morto nel 1968 a Evaston (IL) USA.

 

Nel 1940 in provincia di Teramo furono attivati 8 campi di concentramento di cui 2 a Tortoreto. A Tortoreto Alto presso il palazzo di Nicola De Fabritiis (attuale Municipio) ed a Tortoreto Stazione nella villa di Francesco Tonelli  in via Roma, (attualmente di proprietà privata). Gli ebrei erano 25 a Tortoreto alto e 78 a Tortoreto Stazione . Dovevano sottostare a norme restrittive, senza alcun contatto con la popolazione residente, senza fare nessuna attività,  né possedere somme di denaro, documenti,  libri , giornali non autorizzati. Le lettere che ricevevano e che scrivevano ai familiari erano sottoposte a censura. Nel 1943 furono trasferiti in altri campi di concentramento e poi, con l’arrivo dei tedeschi,  alcuni deportati anche nei lager nazisti.

Saul Steinberg, internato a Tortoreto stazione, racconta nel suo libro “Riflessi e ombre” : “Le donne di Tortoreto  derivavano dai mosaici bizantini di Ravenna. Avevano occhi rotondi, di una fissità incredibile e con sopraccigli grossi come baffi, una pelle tesissima, che sembrava imbottita dentro al punto da scoppiare, di un colore verso il rame. Portavano sulla testa delle grandi mezzine di rame con l’acqua, e camminavano con la dignità di chi porta il mondo sulla testa.”

Michele Ferrante

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Commenti

Non avevo mai sentito parlare dei campi di concentramento di Tortoreto, pur abitando in un paese non lontano da lì
Pagine di storia buia e totalmente disumana si svelano intorno a noi .... per no dimenticare