Si paventa uno sciopero.
Uno sciopero che potrebbe dare il colpo mortale al turismo dei Prati di Tivo.
Uno sciopero che potrebbe essere un boomerang anche per i lavoratori della stessa stazione turistica.
Una protesta per ricevere il proprio stipendio è sacrosanta, benedetta dalla Costituzione e rivendicata dalla civiltà.
La soluzione di chiudere la cabinovia come rivendicazione sindacale per il mancato pagamento dello o degli stipendi, potrebbe essere la maniera sbagliata di affrontare un tavolo con l'azienda.
Tutto verrà deciso nelle prossime ore ma bisognerà trovare una immediata sospensione politica e verificare il modo per pagare immediatamente gli stipendi.
Se tra due giorni la cabinovia sarà chiusa; se Sabato 28 Luglio la cabinovia non trasporterà centinaia di persone sulla Madonninna, il danno per l'immagine della montagna teramana potrebbe essere definitivo e decisivo.
Prati di Tivo non può pagare un prezzo così alto.
Esiste ancora la politica in Abruzzo?
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