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Scuolabus: Autisti e assistenti senza stipendio. Quale sarebbe la scusa?

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Quale sarebbe la scusa questa volta?

Nell'ultimo articolo avevamo fatto un appello come nelle brave televisioni o nei bravi quotidiani.
Avevamo chiesto la ragione per cui la società che gestisce il servizio di Scuolabus, la campana Angelino, non pagasse gli stipendi.
Alzati cielo.
Santi lumi.
Un mero errore tecnico.
Un probelma di fatturazione.
Può accadere.
Tutti mal fidati.
Un piccolo ritardo come se tutto fosse normale.
Il comune di Teramo manifestò immediatamente solidarietà per gli eccelenti rapporti con la professionale società di trasporto scolastico.
Tutto risolto?
Questa volta la storia è sempre la stessa.
Gli autisti e le assistenti non hanno percepito l'ultimo stipendio.
Diciamo che hanno percepito un solo stipendio.
Quello di Settembre pagato ad Ottobre autunnale.
Sempre sottovoce e con uno stile dimessso, abbiamo la possibilità di chiedere le ragioni?
L'Assessore Romanelli era al corrente?
Gli uffici comunali?
Sempre con devozione possiamo mostrarci preoccupati per la tredicesima di Natale?
Sempre con fede possiamo avere delle garanzie e delle date certe per il pagamento del dovuto alle lavoratrice e ai lavoratori?
Solo perchè rappresenterebbe un diritto lavorare ed essere pagati per il proprio servizio.

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TUTTO TACE........!!!!EVIDENTEMENTE IL SALARIO È UN OPTIONAL
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...dalle belle braghe bianche FUORI LE PALANCHE, FUORI LE PALANCHE... Il sindaco non interviene e non ha nulla da dire? Perchè il ritardo? Qualcuno del comune, che puntualmente ritira il suo ottimo stipendio ogni 27 del mese e un probabile premio a fine anno, ha dimenticato di pagare la ditta nei tempi previsti e la ditta non è in grado di anticipare qualche modesto stipendio? Chi, fra i 9 assessori comunali, dovrebbe occuparsi e preoccuparsi di questi gravi disservizi? Nessuno di loro, purtroppo, sa cosa voglia dire arrivare a fine mese con 700-800€ e dover aspettare i comodi cazzi di qualcuno per ottenere il dovuto. Basterà non rivotarli. In una società civile e democratica una lavoratrice o un lavoratore avrebbe a disposizione lo strumento dello sciopero per affermare un diritto, ma oggi in Italia, grazie alle controriforme portate a termine dal governo Renzi e dal suo padrino Berlusconi, i nuovi assunti nel settore privato saranno in balìa degli umori degli imprenditori e senza tutele di fronte ai licenziamenti senza una giusta causa. Un ritorno alla preistoria e alla legge della giungla.
Tutto tace perché ormai è inutile continuare a parlarne visto che ormai la storia si ripete da quando il nostro caro comune L ha dato in appalto e ci sono pure i alcuni lavoratori che dicono che non è vero .... Pensa tu fanno pena . E mo pure quest'altro ...... Caro Piero Romanelli io ti voglio bene ma qua dobbiamo trovare una strada ti prego .......