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Pasquale Iannetti chiede le dimissioni del sindaco di Pietracamela...

di Giancarlo Falconi
7 minuti

Il Sindaco di Pietracamela, Michele Petraccia, se affronta così le emergenze della montagna è meglio che si dimette subito.

Questo è l'incipit dello stato di Facebook della guida alpina e famoso scalatore Pasquale Iannetti.
Si legge " ...

....Mi rivolgo a tutti gli amanti della montagna che hanno a cuore le sorti del Gran Sasso. Per favore condividete ed esprimete il vostro dissenso inviando una mail al Sindaco di Pietracamela Michele Petraccia (comunepietracamela@tin.it) ed al Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Tommaso Navarra (ente@gransassolagapark.it).

Questa comunicazione l'ho inviata nella giornata di ieri.


Oggetto:rrrrr
1) Ordinanza n. 5 del 26.08.2016 Divieto assoluto di transito della via ferrata "Danesi" dal giorno 26/08/2016 fino al ripristino delle normali e sicure condizioni di percorribilità della via ferrata stessa, che verranno prontamente comunicate con una apposita ordinanza di revoca.
2) Progetto di ristrutturazione delle Vie ferrate del Gran Sasso (Ventricini, Ricci, Danesi, Brizio e sentiero n. 4 del Bivacco Bafile)

Affronto innanzitutto i due argomenti più spinosi di questo momento: e cioè l’ordinanza di divieto di percorrenza della Via Ferrata Danesi e il progetto di riqualificazione delle vie ferrate del Gran Sasso.

Ho fatto già presente verbalmente la situazione della “ Via ferrata Danesi” che con l’ ordinanza del Sindaco n. 5 del 26.08.2016 è stata chiusa alla frequentazione degli escursionisti.
Si tratta, a mio avviso, di un provvedimento illegittimo in quanto emesso senza i necessari presupposti.
E’ certamente vero che un Sindaco può emettere una ordinanza urgente per la eliminazione di uno stato di pericolo ; ma la costante giurisprudenza del Consiglio di Stato insegna che presupposto del provvedimento è il fatto che l’Amministrazione abbia condotto accertamenti istruttori idonei a comprovare l’effettiva sussistenza di un reale ed effettivo pericolo per la pubblica incolumità.
Riporto di seguito l’ordinanza:
ORDINANZA N. 5 del 26.08.2016
Il Sindaco
VISTI gli eventi sismici che si stanno verificando anche sul territorio del comune di Pietracamela dal giorno 24/08/2016;
VISTA la nota prot. n.2764 del 25/08/2016 a firma del presidente dell'Ente Parco, la quale
invitava i Sindaci dei territori del parco, ove necessario, ad emettere ordinanza, in via cautelativa, di
chiusura dei sentieri e camini esposti;ttt
TENUTO CONTO che da segnalazioni pervenute da operatori della montagna, è stata verificata
una frana causata da crollo massi che interdice il passaggio sulla via ferrata denominata "Danesi";
VERIFICATO CHE, tale segnalazione è risultata veritiera dopo riscontro oggettivo e in attesa
di nuove verifiche da effettuarsi nei prossimi giorni da parte di soggetti abilitati;
CONSIDERATO dunque, che tali condizioni impediscono di fatto il regolare e sicuro
percorrimento della via ferrata di cui trattasi;
ORDINA
Il divieto assoluto di transito della via ferrata "Danesi" dal giorno 26/08/2016 fino al ripristino delle
normali e sicure condizioni di percorribilità della via ferrata stessa, che verranno prontamente comunicate con una apposita ordinanza di revoca.

Osservo:
“segnalazioni pervenute da operatori della montagna” Quali segnalazioni? Quali operatori?
“frana che interdice il passaggio” Non è affatto vero, come dimostrerò appresso.
“segnalazione risultata veritiera dopo riscontro oggettivo” E quale sarebbe il riscontro oggettivo? Agli atti del Comune non esiste alcuna relazione tecnica, rilievo o fotografie di alcun tecnico della montagna .
E’ quindi evidente che, per la sua vaghezza e genericità, per la mancanza di idonea documentazione, e per l’assenza di ogni riferimento grave e preciso, si tratta di motivazione meramente apparente e, quindi, inidonea a dare fondamento al provvedimento, del quale si chiede la revoca.
Aggiungo altresì, nella mia qualità di operatore tecnico della montagna (guida alpina e maestro di alpinismo) e per aver verificato l’accaduto di persona e sul posto con l’ausilio di un Accompagnatore di Media Montagna, nonché ufficiale di Polizia, il sig. Valerio Mosca, che la ferrata Danesi è perfettamente agibile; è infatti sufficiente rimuovere solo alcune pietre che sono sul sentiero che si affaccia sulla parete Est del Corno Piccolo.
Al riguardo invio le foto fatte nella giornata del 19.07.2017 dalle quali si evince chiaramente che la zona dove si è verificato il piccolo smottamento di sassi non presenta nessun impedimento alla percorribilità del sentiero. Anche tutti i segnali della via sono ancora visibili.

Appare ben più grave il provvedimento delle Regione Abruzzo che nonostante i miei continui e pressanti solleciti dello scorso anno ha finanziato la ristrutturazione delle vie ferrate del Gran Sasso.
Questo intervento è di nuovo il classico esempio di “SPERPERO DI PUBBLICO DENARO” e spiego il perché. E’ dal 2009 che faccio presente con più di una comunicazione agli enti interessati: Ente Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, Comune di Pietracamela e al Delegato del Club Alpino Italiano che per rendere sicure le vie ferrate dovevano essere sostituite le tenute dei cavi.
Il committente, Ente Parco, doveva obbligare alla sostituzione delle staffe la società Cooperativa Pianeta Montagna, la ditta cioè he aveva realizzato l’opera e che aveva percepito per questo la somma di 74886,25 euro.
Al contrario l’Ente Parco, che dovrebbe essere “parco” sperpera continuamente denaro pubblico, qualche anno dopo versa la somma di 5200,00 euro alla società Beta Costruzioni (società di cui facevano parte diversi soci della Cooperativa Pianeta Montagna) per sostituire le staffe. Il lavoro è stato fatto in parte ma senza la sostituzione totale degli ancoraggi.
Altrettanto incresciosa è stata poi la scellerata decisione dell’Ente Parco e del Comune di Pietracamela di autorizzare i lavori di sostituzione delle vie ferrate (con relativa necessaria interdizione delle stesse) proprio nel periodo di maggiore affluenza di turisti sulle nostre montagne. Ma non sarebbe stato opportuno anticipare i lavori così da non pregiudicare ulteriormente l’afflusso e la frequentazione dei turisti della montagna?
Queste risorse economiche potevano essere utilizzate, per esempio, per sistemare il tratto di sentiero che porta alla Vetta Orientale (versante del ghiacciaio del Calderone), la rampa che porta alla Sella dei Due Corni ed il dissesto sulla Cresta della Madonnina. In questo tratto di sentiero ricordiamo che l’Ente Parco dieci anni fa investì inutilmente 70 mila euro per fare “un’opera di alta ingegneria naturalistica”, opera che ancora oggi è vergognosamente sotto l’occhio di tutti.
Chiedo pertanto al sig. Sindaco di Pietracamela di provvedere affinchè siano rimossi i sassi presenti sul piccolo tratto di sentiero e di revocare con estrema urgenza la Ordinanza n. 5 del 26.07.2016.
Attendo di essere in possesso di tutta la documentazione relativa al “Progetto di ristrutturazione delle vie ferrate” per valutare se sia il caso di trasmetterla alla Procura della Repubblica di Teramo o alla Corte dei Conti per le opportune verifiche di rispettiva competenza.
Distinti saluti. Pasquale Iannetti

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Commenti

Ce ne vorrebbero di Pasquale Iannetti per smuovere le coscienze degli Amministratori e degli operatori turistici stessi per far migliorare un po' le cose

Il Sindaco del Comune di Pietracamela il vice Sindaco e l'assessore allo sport del Comune montano percepiscono circa due mila euro al mese come incentivo alla ricostruzione!!! ...Domani si dimettono

un solo obiettivo, far morire tutta la zona.
Poi ?
Speculazione ?