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Chi l'Ha visto si occupa della Blue Whale. Tre casi in Abruzzo. Indaga la Polizia Postale

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Nella trasmissione "Chi l'Ha Visto?" condotto da Federica Sciarelli si è trattato del fenomeno della Blue Whale.
Avevamo cercato di lanciare l'allarme in Abruzzo con diversi articoli e per fortuna molti genitori hanno controllato, parlato, discusso, finalmente con i propri figli.
Nonostante gli irriducibili del web, anche ieri, in diretta nazionale, la Polizia Postale ha confermato l'importanza di portare l'argomento nelle scuole e in famiglia.
Diversi casi in tutta Italia e ben tre in Abruzzo.
Centinaia di segnalazioni al vaglio degli inquirenti.
Un sottobosco di un vero e proprio disagio sociale che ha sorpreso tutti.
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Il Tribunale dei Minori de L'Aquila, il pm Antonio Altobelli ha delegato la Polizia Postale di Teramo per sentire alcuni genitori e per monitorare i social e i sistemi di comunicazione in gruppi.
L'indagine sarebbe per presunta istigazione al suicidio. 
La stessa sezione della Polizia di Stato che dovrebbe essere chiusa nei prossimi mesi?
Quale sicurezza è garantita in Italia?
A Teramo?

Il valore dell'amicizia rimane uno dei fattori fondamentali per salvare alcune giovani vite.
Il telefono azzurro detta alcuni punti fondamentali " Se ti autolesioni o stai pensando al suicidio:
1. Contrapponi il fare al pensare: esci, fai qualcosa di semplice, ma rilassante che pensi ti possa far stare meglio. Questo non significa ignorare ciò che ti mette in difficoltà: è importante farlo, ma nel momento più adeguato e con il sostegno di professionisti che ti possano supportare in questo.

2. Tieni presente che quando ci si sente in estrema difficoltà la percezione delle cose è alterata e si ha la sensazione di non avere vie d’uscita. Ricorda però che si tratta spesso di momenti transitori.

3. Cerca di non stare solo: solitudine ed isolamento rischiano di peggiorare la situazione.

4. Prova a pensare ad una situazione di difficoltà che sei riuscito a superare in passato. Cosa ti è stato d’aiuto? Quali risorse hai messo in campo? Quali oggetti, comportamenti, idee o persone ti hanno aiutato?

5. Prova ad immaginare un ragazzo nella tua stessa situazione: cosa gli diresti per aiutarlo?

6. Se sai che qualcosa ti fa stare male e pensi di essere in un momento di particolare vulnerabilità, cerca di evitare. Ad esempio, se un luogo ti evoca particolari ricordi negativi, non andarci e, se devi farlo, non andarci da solo.

7. Chiedere aiuto non è un atto di debolezza: è, invece, un modo molto coraggioso di iniziare un percorso per stare meglio.

8. Informa una persona di tua fiducia di come ti senti: condividere significa anche “dividere con”. Parlare con qualcuno ti aiuterà a costruire più soluzioni proprio quando ti sembra che non ce ne siano. La persona che avrai scelto sarà felice di poterti ascoltare, non vergognarti di raccontare come ti senti, stai facendo un passo molto importante.

9. Se sai che un amico o una persona che conosci si auto-lesiona o sta pensando al suicidio, offrigli il tuo sostegno e il tuo ascolto, ma non assumerti da solo questa responsabilità. Informalo, ad esempio, della possibilità di rivolgersi a Telefono Azzurro, chiamando il numero sempre attivo 1.96.96 oppure attraverso la chat (attiva tutti i giorni dalle 08.00 alle 22.00 – il sabato e la domenica dalle 8:00 alle 20:00).

10. Se non dovesse accettare o se tu non fossi sicuro che chiederà un aiuto, prova a contattare tu Telefono Azzurro. Cercheremo insieme una soluzione. Oppure, informa un tuo adulto di riferimento di questa situazione.

In ogni caso contattate le forze di Polizia. 
La differenza tra la vita e la morte.
Tra curare un disagio e far finta di nulla.
L'amicizia. 
Tutti insieme. 
Genitori e figli. 

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Commenti

Forza genitori e forza ragazzi, sediamoci e parliamone ,senza interferenze.... almeno questa volta non andiamo di fretta.. tutto il resto può aspettare..la vita no..