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Amministrative 2018: Il delirio tutto teramano e saltano amicizie e amori

di Giancarlo Falconi
4 minuti

L follia.
Il delirio.
Ogni nostro articolo è una discussione in piazza tra amici delusi, figli delusi, parenti delusi.
Gli illusi.
Siamo abituati allo scontro che non ci aspettiamo, il libero confronto ma il raffronto con la realtà è un affronto all'intelligenza e il fronte di un porto che sa di partenza.
La lenza umana che diventa ossessiva e maniaca.
La sintesi che ci accompagnerà fino a Giugno.

Giovanni Cavallari è mio fratello.
Un rapporto basato sulla stima e sulla conoscenza di un uomo dall'alto valore etico e morale.
Paga l'innamoramento del Pd di Sandro Mariani verso il Rettore, Luciano D'Amico, figlio di un sondaggio politico chiaro a lettere cubitali.
Paga i cattivi consiglieri.
Paga una lontananza dalla Politica che diventa un ammortizzatore sociale.
Doveva continuare a credere nelle primarie.
Questo è il mio pensiero e averlo scritto mi è costato la sospensione di un rapporto umano.

Gianguido D'Alberto è una persona speciale. ( il servizio con Cavallari https://www.youtube.com/watch?v=qOqeLMbcMuA )
Ha il sapore della Famiglia.
Il valore di una sinistra antica e la sensibilità mai sopita.

Viene circondato da quello che ho definito una vera e propria armata Brancaleone.
Non si può parlare di sinistra con il mio amico Rabbuffo.
Non si può parlare di volgarità e di alleanze con il Pd se c'è il benevolo Francia, non si può lapidare il modello Teramo e aver candidati di quel mondo.
La coerenza dell'Armata Brancaleone di Monicelli è un pò come la Grande Guerra dove c'erano buoni e pessimi soldati.
Gianguido ha dalla sua parte intellettuali e visionari capaci di avere un disegno di Teramo innovativo ed europeo.
Avrebbe dovuto accettare immediatamente le primarie.
Vincerà le consultorie del partito democratico ma solo perchè si trova dalla parte contraria a Tommaso Ginoble.
Non cambierà nulla perchè Cavallari continuerà nella sua battaglia e il centro sinistra arriverà terzo e quarto.
Aghi della bilancia.

La Lega di Roberto Canzio e Mauro Di Dalmazio.
Due differenti e non indifferenti.
Roberto ha dimostrato di saper difendere il suo ruolo di coordinatore cittadino dagli attacchi di Mauro Di Dalmazio  che con il suo gruppo civico voleva traghettare il prossimo candidato regionale attraverso una struttura dal doppio forno.
La lega tornerà su Morra e forse si trascinerà anche il gruppo dei Dalmati ( cit. Lombardi e Fracassa) se non cederà alla tentazione Cavallari senza Pd.

Giandonato Morra.
L'unico che può nascondere la polvere sotto il tappeto, l'ignoranza che ha governato Teramo, che ha distrutto Teramo, che ha umiliato Teramo, che ha fatto cadere Teramo, che ci ha ridotto in questo stato catatonico, che tutto il peggio è meglio di quelle stagioni.
Ecco, Giandonato può ma alla fine riuscirà a distruggere il manuale Cencelli?
Devoti non di voti.

Il Movimento Cinque Stelle.
Non pervenuto a parte il progetto, a parte le interviste, a parte le buone intenzioni.
Alcuni errori di un programma che paga alcune scarse conoscenze della storia di Teramo.
La terra di riporto di Piazzale San Francesco o la natura privatistica dei parcheggi di ponte San Gabriele e San Francesco.
Non ci siamo soffermati sul reddito civico che ci ricorda il reddito di Cittadinanza.
Il bilancio?
Nessun problema.
Meglio il silenzio.
Faranno tutto il centro destra e centro sinistra che per vincere sono i migliori alleati e avversari possibili.

Teramo ha bisogno di nuovi asfalti, di Ricostruzione, di sicurezza, di scuole,di un piano verde, di cultura.
Teramo ha bisogno di persone capaci. 

Subito, poi, il resto della lista della spesa.

Le elezioni cittadine?
Si perdono gli affetti, si perdono le amicizie a scrivere la verità-
Per amore si può rinunciare a se stessi, per amore si può annullare il tempo dei rancori, per amore si può pensare a una carezza, per amore la mano accompagna l'indosso di un cappotto, per amore il sorriso cerca sorrisi, per amore l'ascolto è sottovoce, per amore la parola è solo di cura.

Per la Politica esiste il bene pubblico?
Esiste un ottimo candidato capace di sacrificare anche se stesso per gli altri?
Esiste un rivoluzionario capace di ritirarsi per favorire la coalizione?
Esiste un simile eroe civico nella terra della medaglia d'oro?

 

Ecco, non si può scrivere...a Teramo. 


 

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Commenti

addumannat a lu popol che ne pens
e ne sentirete delle belle

Semplice ma molto molto complesso

È proprio vero che Teramo ha bisogno di tanto, di tante cose utili, di civiltà, di educazione, di controllo, di sicurezza ma soprattutto di una politica SERIA . Non si può fare di tutt'erba un fascio....

SI PARLA DI DISCONTINUITA' E POI SI ARRUOLANO GLI EX VICE SINDACO DI CHIODI E L'ASSESSORE DI BRUCCHI.
CI SI ESPRIME IN MODO SIGNORILE E POI NON SI ACCETTANO, SENZA DISSOCIARSI LE OFFESE E LE IGIURIE VERSO GLI ALTRI CANDIDATI PROVENIENTI DAGLI ALLEATI.
SI PARLA DI PD COME ALLEATO MENTRE TRA I SUOI COMPAGNI CI SONO I PEGGIORI NEMICI DELLA PARTITOCRAZIA ED IN PARTICOLARE DEL PD.
SI PARLA DI CINQUE -SEI LISTE CIVICHE E POI NON SI RIEMPIE LA SALA POLIFUNZIONALE.
SI PARLA DI DISCONTINUITA' DAL MODELLO TERAMO E SI ARRUOLA IL FAMIGERATO GRUPPO "TERAMO LIBERA TUTTI" CHE CONTRIBUI' A FAR RITIRARE IL POVERO ANTONETTI PER POI ASSOLDARE IL MAGICO BEFACCHIA CHE ILLUMINATO PENSO' AD ALBI IL QUINQUENNIO SUCCESSIVO.

Ma sono tornati di moda gli occhiali a specchio modello "Cobra"?

Povera Teramo.

il fatto è che Alleanza Civica non è una Alleanza, ma fatti salvi alcuni (pochi, anzi pochissimi) l'uno cerca di inchiappettare l'altro.

....discontinuità,continuità,novità....blà,blà............e basta !PROGRAMMI x la città e basta!

La situazione l'ha resa "complessa e complicata" solo lui.
C'è da chiedersi perchè. Un perchè attualmente non ipotiuzzabile, ma il tempo lo svelerà.