Il Presidente della Teramo Ambiente, Maurizio Brucchi, ( interpretato da Pietro Bozzelli) il consigliere del cda, Maurizio BRucchi ( interpretato da Anna Di Russo) e il neo amministratore delegato, Maurizio BRucchi, ( interpretato dall'ex colonnello della Guardia di Finanza ( chiediamo venia ai militari in servizio) Pietro Pelagatti) hanno ritirato il ricorso al Tar, a firma dell'ex Ad Luca Ranalli, ( interpretato da Luca Ranalli) sul fatto che la costruzione dell'impianto di cremazione non poteva essere inserito a bando perchè secondo la convenzione era di suo diritto della Teramo Ambiente.
Insieme ai servizi cimiteruiali, alla costruzione dei nuovi loculi e varie ed eventuali.
Era il 2011, sapete cosa ricordava Giovanni Cavallari, ex capo gruppo del partito democratico, al sindaco Brucchi?
"• l’impianto di cremazione e 700 nuovi loculi nei cimiteri frazionali che dovevano essere realizzati entro tre anni dalla stipula del contratto formalizzato il 28/02/2006;
• l’adeguamento normativo degli impianti elettrici del cimitero urbano e frazionali con ricorso anche alle nuove tecnologie tipo energy management;
• la messa in sicurezza di tutti gli impianti esistenti, urbano e frazionali per quanto riguarda gli accessi, uscite di sicurezza, eliminazione delle barriere architettoniche;
• il risanamento delle murature affette da fenomeni di umidità, muffa e risalita capillare, recupero dei servizi igienici e rimessaggio, adeguamento dell’impianto di smaltimento delle acque meteoriche e la riorganizzazione tecnico funzionale dei depositi attrezzi servizi igienici e camera mortuaria entro nove mesi dalla stipula della convenzione.
Tali inadempienze, oltre a rappresentare dei mancati guadagni per l’amministrazione comunale (vedasi impianto di cremazione anche a seguito della quadruplicazione delle richieste), rappresentano un grave disservizio per i cittadini.
Forse il sindac, prima di vantarsi dell’operato dei suoi Uffici, avrebbe fatto meglio a verificare a chi è imputabile un tale disservizio visto che, i cittadini sono costretti a rivolgersi a San Benedetto e Ascoli Piceno, nonostante la convenzione prevedesse la costruzione e la messa in funzione di un impianto di cremazione nel cimitero di città".
Era il 2011.
Sei anni fa
Fatto fuori Ranalli, ora è tutto più semplice.
Foto de Il Centro ( mitico Luciano Adriani)
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