Colleghi e Colleghe
ci siamo lasciati il 30 luglio scorso con un comunicato in cui vi annunciavamo la riunificazione del tavolo
sindacale, come prima forte risposta alla protervia aziendale, ai trasferimenti conseguenti alla chiusura
delle filiali disposte dal 6 luglio, poi, complice il periodo feriale, si sperava in una pausa. Ma così non è
stato!
Durante il periodo estivo l’azienda ha provveduto a "mensilizzare" il budget trimestrale per poi, a macchia
di leopardo, farlo diventare settimanale!
Di quanto avevamo denunciato nel documento del 30 luglio possiamo solo dire che il mese di ferie ha solo
peggiorato la situazione o, al massimo, l’ha congelata in barba al calore estivo.
Ma iniziamo con ordine e partiamo dall’ultimo documento ufficiale dell’azienda.
La semestrale al 30-6–2018 risulta essere una delle peggiori mai registrate, caratterizza il risultato di un'
"infelice" gestione manageriale, non certo ascrivibile ai colleghi ed alle colleghe su cui, invece, questi "super manager" cercano di far ricadere le colpe dei pessimi risultati.
Ma noi non siamo i manager, noi viviamo di modesti stipendi. Se veniamo rottamati con un esodo
incentivato o accediamo al fondo esuberi, non "rischiamo" di essere richiamati in servizio come accade
spesso ai manager, che escono dall’azienda, con bonus "significativi", e successivamente rientrano in BPB in beffa ai numerosi accordi sindacali sottoscritti dal 2012 al 2017.
E che dire dell'uso scellerato delle risorse - alcune decine di milioni di euro - che, attraverso gli accordi del
2016 e del 2017, i colleghi stanno "mettendo a disposizione" di un'azienda in grosse difficoltà?
Vengono sperperati in ennesime ed eterne consulenze, in richiami in servizio di persone oramai fuori dai
contesti aziendali, ininterrotte assunzioni di "esperti" - per fortuna, altrimenti chissà quale semestrale
sarebbe venuta fuori -. Ma vengono buttati, anche, nel calderone dei crediti erogati ad aziende che non
hanno futuro: ricordiamo a tutti che la maggior parte dei crediti "ammalorati" sono di delibera dei massimi
organi statutari.
Simbolicamente la cessione della Credit Management racchiude gli elementi base dell'agire manageriale.
Per incamerare il contributo economico, è stata irresponsabilmente ceduta la professionalità dei colleghi e
delle colleghe, tant'è che per il servizio, ormai allo sbando, oggi si cercano estrosi palliativi. A
quant'ammonta il valore del credito ceduto ?
E grande risulta essere la confusione gestionale che ha preso vita in Credit Management.
Anche di questo sarebbero responsabili i lavoratori e le lavoratrici e non le decisioni manageriali ?
Una catastrofe !!!
Pervicace l'affezione manageriale al Customer Center, concentrato di contraddizioni, di inadeguata
gestione delle risorse umane, di aleatoria produzione di concreti risultati, nella sospetta volontà di non
regolarizzare e strutturare il servizio così da non dare dignità ai lavoratori ed alle lavoratrici che sempre piùnumerosi vengono "avviati" a quell' ufficio, portando con se un importante bagaglio professionale che
viene puntualmente vanificato, perduto, sprecato. Ma a cui vengono assegnati sempre maggiori
incombenze senza uno straccio di giustificazione normativa interna, con straordinari festivi
(volontariamente obbligatori) che vanno solo ad aumentare i costi.
E che dire delle piccole angherie quotidiane a cui, purtroppo, siamo sempre più soggetti e che ci sdegnano
ancor di più per la loro bassezza e meschineria: straordinari non riconosciuti, filiali in emergenza a cui non
vengono date sostituzioni, obbligo di fare ferie, ex festività e giorni di solidarietà, ma che diventano una
nostra COLPA e non un aiuto che il personale sta dando all'azienda.
Questo management ha difficoltà a "gestire" l'azienda in funzione degli accordi sindacali che cerca e che sottoscrive, ma poi non rispetta e non fa rispettare.
Una domanda viene spontanea, se non si riesce a gestire la solidarietà, i lavoratori e le lavoratrici che sono
stati obbligati a "rinviare" la solidarietà, ed hanno accumulato anche 20 giorni, quando la potranno fare -
magari a dicembre - la "pagheranno" per l'intero mese ?
E che dire delle contestazioni disciplinari sempre più cavillose ed eccessive rispetto ai "ritmi" sinora dettati dai "capi"? E dei colloqui intimidatori e i trasferimenti fatti in dispregio di ogni regola - il giorno prima, Lg.104/92 - oltre che di ogni buon senso.
E la recentissima ri-pubblicazione del "Codice Disciplinare", ha significati "allusivi" ?
Respingiamo con fermezza i sempre più violenti e continui tentativi dei vertici
aziendali di scaricare le responsabilità della situazione di difficoltà sui lavoratori e
sulle lavoratrici con le continue vessazioni commerciali e il massiccio ricorso a
contestazioni disciplinari.
Le scriventi OO.SS.
− stigmatizzano la deriva autoritaria e la sempre più evidente difficoltà gestionale aziendale;
− ritengono che i comportamenti aziendali abbiano svuotato di valore il modello sindacale
propositivo ed alle volte partecipativo, sin qui assunto, da tutte le sigle sindacali presenti in azienda, il cui
senso di responsabilità viene così "calpestato";
− avvieranno una intensa fase di confronto con i lavoratori e le lavoratrici per condividere le future
iniziative di lotta, ormai ineludibili.
Bari, li 24.9.2018
Segreterie di Coordinamento
Gruppo Banca Popolare di Bari
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UILCA UNISIN
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Ma ha firmato anche il Sindacato di cui è rappresentante la signora che spesso affianca il capo del personale?
Quanto sta accadendo è solo la conseguenza di una acquisizione partita male e gestita peggio nel tempo.
Ma che pena mi fanno questi dipendenti Tercas. ahahahahahah
Cosi, per curiosita', in quanti sono stati diciamo raccomandati dal politico di turno per lavorare Nella banca piu' importante Della citta' di Teramo?
Credo che il futuro non sia bello manco per niente. ....ngulo che casino
Si lamentano i dipendenti, e che cosa dovrebbero dire i circa settantamila soci che da anni vedono bloccati i loro risparmi e in possesso di titoli azionari e obbligazionari quasi azzerati nel loro valore?
In pratica sono loro, che in assenza di utili stanno pagando stipendi e coprendo perdite e svalutazione di crediti deteriorati snche (Soprattutto?) delle banche acquisite (Tercss, Caripe).