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L'Ente Parco autorizza l'installazione di sei O'Bellx ai Prati di Tivo

di Giancarlo Falconi
3 minuti

La sensazione di leggere che l'installazione di sei O'Bellx nel versante est del Gran Sasso nella stazione sciistica ed estiva dei Prati di Tivo non sarà impattante è sconcertante.
Tutto scritto dal direttore dell'Ente Parco nell'autorizzazione al Progetto con tanto di protocollo e data al 23 Aprile 2018.
Si legge " • VERIFICATA l'assenza di impatti significativi ascrivibili all'intervento in oggetto".
Come avrà fatto a verificare?
Che cosa avrà verificato?
Continuiamo a ripetere che vi sono dei sistemi anti valanga efficaci e sicuramente naturali.


Pasquale Iannetti, storica Guida Alpina " 

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"Una questione di sicurezza!
La storica Guida Alpina, Pasquale Iannetti, che tutti ricordiamo oltre per le vie e altri accessi sul Gran Sasso, oltre per aver gestito e inventato il Rifugio delle Guide, per le sue battaglie a difesa della natura e della vita umana in montagna. 
Vi ricordate la tragedia di Rigopiano?
Scriveva La Repubblica qualche giorno dopo quella valanga mortale " SÌ, SONO IO la Cassandra dell'Hotel Rigopiano". Pasquale Iannetti ieri ha riletto su Repubblica il report che scrisse il 18 marzo 1999 per la Commissione valanghe di Farindola, di cui faceva parte. Quello in cui denunciava la possibilità di valanghe nell'area di Rigopiano, individuando come punto critico il piazzale del rifugio Acerbo, a meno di cento metri dal resort seppellito il 18 gennaio. "Dopo un sopralluogo mi accorsi del rischio, e lo comunicai. Eppure è stato lo stesso autorizzato l'ampliamento dell'hotel, e ora siamo qui a piangere i morti".

Al telefono è il solito Iannetti.
Professionale, meticoloso e prudente.
Argomento?
I Prati di Tivo.

Ascoltare i consigli tecnici, inviati al sindaco Petraccia e alla commissione valanghe è una questione di intelligenza e di attenzione.
Gli strati della neve, le diverse temperature e il probabile rialzo termico, le tre famose valanghe a ciclo completo che hanno invaso il piazzale tra gli anni 70 e 90.
L'inutilità di quei due milioni di euro che si vorrebbero spendere per gli 
Obellx ( foto arpa veneto)  per il distaccamento artificiale degli accumuli di neve.

Questo nuovo sistema è costituito da tre parti::

– un palo di supporto in acciaio opportunamente solidarizzato al terreno mediante barre di ancoraggio;

– un modulo funzionale, cuore del sistema, costituito da una cupola all’interno della quale si trovano il cono d’esplosione e le bombole di riserva dei gas ossigeno e idrogeno.. Il modulo è amovibile con sistema automatico da elicottero, senza quindi la necessità di avere un operatore in sito, cosa a volte impossibile soprattutto d’inverno. E in effetti il modulo va rimosso a fine stagione invernale per manutenzione e ricarico dei gas e successivamente ricollocato a inizio dell’inverno successivo.
– un sistema di controllo e gestione da remoto tramite GSM o radio grazie ad apposito software.

In una prossima e tecnica relazione, Iannetti ci illustrerà come sia un metodo anti economico, ( senza costante manutenzione farebbe la fine dei cannoni sparaneve) pericoloso nel contesto del Gran Sasso perchè potrebbe causare una valanga da fronte unico e impattante dal punto di vista visivo.
Meglio le barriere naturali fatte da terra e pietra.
Ma questa è un'altra storia....

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Commenti

Il sig. Iannetti presenti le relazioni tecniche atte a fermare il progetto da lui ritenuto non opportuno nelle sedi competenti e successivamente organizzi una conferenza stampa oltre ad un'assemblea informativa aperta ai cittadini per illustrare le motivazioni alla base del suo disaccordo.

poi non lamentiamoci ...tutti esperti.

L'investimento di due milioni di euro in una stazione sciistica morta non ha senso. Fossero gli obellx o qualsiasi altra cosa, anche un palo con un chiodo non ha senso. O vi mettete in testa di lavorare seriamente, fare un ammodernamento di impianti, hotel, piste, parcheggi, servizi e soprattutto mentalitá degli esercenti, o é meglio che lasciate perdere.
Io amo Prati di Tivo per la sua bellezza naturalistica, ma a sciare non ci vado piú :
Zero servizi igienici pubblici: non ditemi che avete trovato aperto il casotto davanti al nolo sci perché non vi credo (e se era aperto era anche pulito?)..
Zero sicurezza sulle piste: gente a piedi o col bob in mezzo agli sciatori e piste da sci e snowboard insieme.
Zero organizzazione: il far west del parcheggio, la selva di persone infagottate e traballanti che passano tra le auto in manovra addirittura trainando un bob con il figlio dentro.
Zero cordialitá: ma questo é un problema che va dal mare ai monti.
Zero professionalitá: le piste si battono la sera, i gatti delle nevi di giorno devono stare nei ricoveri al chiuso e al sicuro per loro e per i turisti.
Zero servizi per bambini e principianti: pensate che un tappeto e un pó di maestri (tra l'altro di due scuole diverse che si fanno la guerra) sia pensare ai bambini? Certo poi scendi veloce da una pista impegnativa e ti ritrovi il serpentone di bimbi o principianti in mezzo alla pista...
Devo continuare?
Per questo sono inutili gli obellx o qualsiasi altra cosa, é inutile Prati di Tivo!

Maurizio
mi scusi, ma qui si sta parlando di "sicurezza", un fattore non superfluo nè differibile nel tempo, ma di fondamentale importanza. Qui si sta facendo prevenzione che, nel modo più giusto, va comunque fatta.

Elena, la sicurezza per cosa? Come ho detto, un sistema anti valanga é un investimento che sarebbe buono (indipendentemente dalla scelta tecnica) se la stazione sciistica fosse utilizzata e fruibile nel periodo sciistico che ai Prati potrebbe essere dall'8 dicembre al 25 aprile.
Quest'anno si é potuto sciare solo qualche giorno, su neve indecentemente trattata (a rischio articolazioni e attrezzature) e non ci sono state valanghe.. Finché la gestione di tutti gli attori coinvolti (enti, cooperative, societá di gestione, esercenti etc.) é questa, io sono contrario a qualsiasi investimento ulteriore, anche un solo euro é un euro buttato.

Maurizio,
quest'anno si è potuto sciare "solo qualche giorno": le sembra poco??? A me NO. Non solo, ma se si tornasse a sciare di più?
Io sono stanca e fortemente incaXXXXta di sentire di tragedie, sono per la prevenzione, che costa molto meno e salva vite umane.
Secondo: qui non si sta discutendo l'opportunità o meno di mettere in sicurezza la montagna, siamo già al passo successivo, ovvero alla scelta della maniera più adatta. Io do quindi per scontata e quindi già in precedenza valutata, la questione sicurezza.

Elena, é il firmatario dell'autorizzazione o un collega?
Iannetti sta proponendo un'alternativa meno costoso e certamente più sicura.
Maurizio, in soldoni non le sta dicendo che la sicurezza non è importante. In una località che sta andando in malora per pessima gestione di tutto (impianti, ricettività ecc.) meglio non investire, in quel modo, tutti quei milioni di euro che possono essere dirottati su altre emergenze prioritarie nello stesso territorio.

Elena, le esprimo più semplicemente il concetto: se nessuno scia perchè la stazione sciistica non funziona, che spendiamo a fare i soldi per un sistema di prevenzione valanghe? Chi deve proteggere? Le valanghe in estate non ci sono. Vuole continuare a finanziare con opere inutili una località che in inverno sarà disabitata?

Alfy,
sono semplicemente un'attivista, pertanto mi occupo di questioni come questa che interessano il mio territorio a livello regionale. Non mi occorre la traduzione, ho capito benissimo ciò che dice Maurizio, piuttosto è lei a non aver capito ciò che intendo dire io (infatti il suo pessimo esordio conferma l'esatto contrario): io parlo di prevenzione, di sicurezza, che deve avere la priorità su tutto. Altrimenti piangeremo sempre i morti, vedi Rigopiano.
Ma non mi meraviglio affatto del vostro atteggiamento, poichè viviamo in un paese dove questo concetto è poco praticato ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Ho voluto un po' documentarmi, ma quanto basta: ci sono state valanghe negli anni addietro, addirittura con vittime, si sono evitate tragedie grazie alla "fortuita" chiusura degli impianti, la zona dei Prati di Tivo è una zona soggetta al rischio valanghe, tanto da essere anche fatta oggetto di uno studio sulla zonazione di aree valanghive, dalla carta storica delle valanghe numerose sono quelle che si evincono, da ultimo Prati di Tivo è classificata come zona sismica 2, dove è possibile il verificarsi di forti terremoti. Pertanto la necessità di messa in sicurezza esiste, si tratta soltanto di trovare il metodo migliore.
Su quali basi dice che la soluzione prospettata dal sig. Iannetti è "certamente più sicura"? Io non ho conoscenze in materia pertanto non posso esprimermi in merito, ma caldeggio vivamente una intervento da parte di quest'ultimo attraverso osservazioni tecniche nelle sedi competenti, perchè la stima che nutro verso il sig. Iannetti, da sola, non può bastare.
Maurizio,
le darei ragione se l'area fosse deserta, ma deserta non è, come lei stesso ha confermato.
Già basterebbero le valanghe riportate nella carta storica delle valanghe, ma aggiungo che se il rialzo termico le causa, noi andremo sempre più in questa direzione, pertanto il problema andrà incontro ad un'accentuazione e non verso una diminuzione.
Quindi cosa facciamo, sviluppiamo prima il comprensorio turistico riempiendolo di utenti, per poi esporli al rischio valanghe? Aumentiamo quindi il fattore rischio prima di intervenire? Prepariamo come sempre tutti i presupposti per l'ennesima evitabile tragedia?
In genere prima si creano le condizioni di sicurezza, poi si pensa ad espandere un'area.

26/02/2018
http://www.primadanoi.it/news/cronaca/576543/prati-di-tivo-ancora-una-s…
05/02/2017
http://www.meteoweb.eu/2017/02/gran-sasso-prati-di-tivo-resta-sotto-lin…
04/02/2017
http://www.ilfattoteramano.com/2017/02/04/nuova-valanga-ai-prati-di-tiv…
03/02/2017
https://youtu.be/C7v7L7VgmuA
18/01/2017
https://www.emmelle.it/Prima-pagina/Cronaca/Prati-di-Tivo-valanga-fino-…
14/12/2014
http://www.repubblica.it/cronaca/2014/12/14/news/valanga_sul_gran_sasso…

Elena quando si spenderanno 15.000 euro per "scomodare" l'elicottero, quando già i GasEx installati (mai entrati in funzione) avrebbero risolto il problema sicurezza (infatti si é visto), allora capirà molte cose.....
Sul discorso sicurezza più sicurezza meno, se conosce la linea di distacco valanghe ai Prati di Tivo e attiva in contemporanea un numero limitato di O'Bellx chi le dice che il distacco non avviene tutto anziché una parte?
Con i terrapieno anche se mi parte tutto il fronte non mi interessa.
Tornando al discorso dei 15.000 circa di costo intervento/ricarica capisce....?

Elena, ammiro chi come lei si impegna per la sicurezza e per l'ambiente,
io sono sciatore, escursionista e scalatore amo la montagna e il Gran Sasso in particolare.
Ora le chiedo: ma se con questi due milioni (o quanti saranno) rifacessimo un paio di scuole danneggiate dal terremoto? Se li usassimo per uno scopo vero piuttosto che costruire muraglioni o coni spara-gas su una montagna che non interessa nessuno?
Vuole un sistema antivalanghe? bene, mi deve far vedere un business plan credibile da qui a 10 anni della "Stazione sciistica di Prati di Tivo".
Altrimenti con i due milioni si puó fare altro.
Questo proprio perché zona sismica soggetta a pericolo valanghe, chiudiamola e lasciamo che apra solo l'estate per chi vuole salire fruire della montagna con la bella stagione, senza pericoli di valanghe..

Maurizio, mi permetta di dirle che sull'idea di chiudere i Prati in inverno, l'ha sparata grossa!
Il fatto invece che sia zona sismica conferma la bontà dell'opposizione al progetto da parte di Iannetti.
Se arriva un terremoto e provoca la valanga penso che il sistema O'Bellx non serva a nulla. Il terremoto non ci avvisa....