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La mattanza dei cinghiali in Abruzzo. Uccise scrofe gravide e cuccioli...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

La foto è stata ripresa dal profilo facebook di Brenda Marsili, Enpa Teramo.
Guardate la crudeltà di quelle targhette.
Le segnalazioni arrivano un pò da tutto l'Abruzzo, in cui, alcuni cacciatori, testimoniano una mattanza crudele e ingiustificata per alcuni cinghiali cuccioli e alcune scrofe evidentemente gravide.

Scrive l'Enpa " L’Abruzzo continua a fare la guerra ai cinghiali. In tutto il territorio regionale vengono uccisi dai cacciatori – in contrasto con la legge 157/92 e con le sentenze di Corte Costituzionale – non solo esemplati adulti, ma, come documentano le immagini sul web, anche mamme e cuccioli. La situazione è insostenibile e pericolosa non solo per gli animali, massacrati in gran numero, ma per residenti e i turisti, la cui sicurezza è messa a rischio dagli spari. Per questo l’associazione ha scritto alle prefetture del territorio abruzzese, chiedendo di ripristinare sicurezza e legalità.

«Alcuni ATC, di fronte ad evidenti profili di illegittimità e considerando anche i pareri scientifici contrari, si sono fermamente opposti alla caccia no limits. E lo hanno fatto sia rifiutandosi di fornire i nomi dei “selecontrollori” per l’attuazione degli abbattimenti sia opponendosi al rilascio delle relative autorizzazioni. Autorizzazioni che – spiega Enpa - la regione è obbligata ad ottenere dagli ATC prima di procedere. Ciononostante, i “cacciatori/operatori” continuano a battere il territorio imbracciando i loro fucili e con i cani a seguito, in una situazione quindi illegittima e ingestibile».

La Protezione Animali ha ricordato alle prefetture che i cacciatori/selecontrollori non vengono mai espressamente citati dalla legge nazionale (la 157/92) tra le figure autorizzate a compiere gli abbattimenti di “selezione”. Anche la Corte Costituzionale ha sancito l’illegittimità dell’impiego dei cacciatori nelle operazioni di controllo faunistico, mentre il TAR Abruzzo ha sollevato la questione di legittimità costituzionale riferita alla legge abruzzese, che concede troppo e “scavalca” il quadro normativo nazionale. Eppure, per “oscuri” e incomprensibili motivi, sono sempre le doppiette che vengono “chiamate” a compiere queste inutili mattanze. Una situazione che ha fatto scattare sanzioni ai cacciatori in altre regioni italiane.

«Chiediamo ai Prefetti di intervenire, nel territorio di loro competenza, per fermare questi massacri, soprattutto considerando che tale forma di “controllo faunistico” è la più pericolosa per i cittadini e i turisti a causa della grande gittata delle armi utilizzate e per le decine e decine di cacciatori impiegati. Garantire la sicurezza di tutti i cittadini – conclude Enpa - deve essere un obiettivo prioritario e anche la nostra associazione si impegnerà in tal senso».

 

Sul piede di attenzione anche Edoardo Stoppa, l'amico degli animali di Striscia La Notizia.
E non finisce qui...

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Commenti

Siamo pieni di cinghiali fin su la cima dei capelli. Scorazzano indisturbati dappertutto, arrecano danni alle coltivazioni, ai vigneti agli olivi, causano incidenti purtroppo anche mortali. Non sarebbe stato opportuno evitare di arrivare a questo punto?

Vieni a farti un giro nelle zone tra Cellino Attanasio, Cermignano e Penna Sant'Andrea, cosi potrai ammirare la "civiltà" ed il il rispetto che questi "signori" hanno nei confronti della natura...ogni tanto mi sembra di attraversare una zona di guerra.......mi vergogno sempre di più di vivere qui..

Nomi per favore, nomi. Chi sono i selencrollori, quali le eventuali squadre e quali Atc? Chi ha scattato la foto? Dove? Chi ha preparato i piani di abbattimento? Quelle targhette non sono nostrane. Sapete che ci sono delle zone in cui, anche a detta delle associazioni ambientaliste, tali animali dovrebbero essere "eradicati"? Mi aspetto una presa di posizione delle varie categorie agricole unitamente alla Provincia ed alla Regione con l'indicazione di chi dovrà pagare i danni arrecati dai cinghiali sia all'agricoltura che ai mezzi che transitano sulle strade. Consiglio, infine, al bravo fotografo, di recarsi, caso mai unitamente al nostro blogger, presso le gabbie di cattura all'interno del Parco Gr. Sasso Monti della Laga.
E non finisce qui

Dansind, lei con il suo eccelso senso civico certamente,di fronte a queste orde di energumeni, avrà certamente interessato sia i Carabinieri che le Guardie ambientali della Provincia? Avrà certamente avanzato una vibrata protesta al suo Sindaco che tra l'altro conosce perfettamente gli inteventi di costoro sul suo territorio? Se si "vergogna di vivere qui" le consiglio di non andare oltre il Rubicone dove l'ntervento di questi incivili è all'ordine del giorno. Ma peppiacireeee.
E, se mi sarà consentito da Falconi, non finirà assolutamente qui.

@anonimo
ci sono delle regole e, fino a quando non saranno modificate, vanno rispettate.