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Rinunciamo a una dose di cocaina e aiutiamo Sara? Sette anni malata di Sma

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Vi ricordate il nostro articolo su Sara, sette anni, malata di Sma? 
"Sara ha sette anni ed è malata di Sma.sara 7
Sara non cammina bene.
Sara abita a Pianacce di Silvi.
Sara sale le scale in braccio al suo papà o alla sua mamma.
Sara ha bisogno di un montacarichi.
Un piccolo ascensore che potrebbe donarle un pò di libertà.

Un sali e scendi automatico per far riposare i genitori.
Sara cresce ogni giorno con la sua fedele compagna di dolore. 
La piccola raccolta fondi ha raggiunto diecimila euro.
Il lavoro ultimato sfiorerà i 20 mila euro.

Un piccolo gesto per un imprenditore, per delle aziende, piccole presenze per noi.
Insieme possiamo fare tanto per Sara.
Siamo diversi perchè... è il mondo la nostra famiglia..".


Poche persone hanno risposto all'appello.
Ragazzi, anziani, nobili di cuore.
Anche piccole offerte che hanno commosso la famiglia ma non hanno risolto il problema.
In totale, poche centinaia di euro.
Chi può?
Chi potrebbe?
Neanche l'ombra.
Nessun imprenditore, nessun politico, nessun religioso,  nessuno che potrebbe sponsorizzare un atto di fede e solidarietà, 
Eppure, in giro, le solite facce, le solite bevute, la solita cocaina teramana.
 Roberto Saviano, scriveva su Zero, Zero, Zero, " La coca la sta usando chi è seduto accanto a te ora in treno e l’ha presa per svegliarsi stamattina o l’autista al volante dell’autobus che ti porta a casa... Fa uso di coca chi ti è più vicino. Se non è tuo padre o tua madre, se non è tuo fratello, allora è tuo figlio. Se non è tuo figlio, è il tuo capoufficio... Se non è lui, è l’infermiera che sta cambiando il catetere di tuo nonno e la coca le fa sembrare tutto più leggero, persino le notti. Se non è lei, è l’imbianchino che sta ritinteggiando la stanza della tua ragazza, che ha iniziato per curiosità e poi si è trovato a fare debiti. Chi la usa è lì con te. La usa il portiere del tuo palazzo, ma se non la usa lui allora la sta usando la professoressa che dà ripetizioni ai tuoi figli... Il sindaco da cui sei andato a cena. Il costruttore della casa in cui vivi, lo scrittore che leggi prima di dormire... Ma se, pensandoci bene, ritieni che nessuna di queste persone possa tirare cocaina, o sei incapace di vedere o stai mentendo. Oppure, semplicemente, la persona che ne fa uso...".

Ecco, bel teramano perbene.
Tu che stai per acquistare la solita dose di cocaina, vuoi provare un'emozione più forte ?
Aiuta Sara...crea dipendenza e ti rende indipendente.
Un altro battito...

Per informazioni scrivete a Giulio Scarpantonio spaldi@libero.it

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Commenti

Cerchiamo con un piccolo sforzo di accogliere l'invito di giancarlo, nel donare quello che potete a questa bimba sfortunata.

Cari "amministratori di risorse pubbliche", comunali, provinciali, regionali e statali, se non siete in grado di risolvere nemmeno problemi simili, drammatici per chi li vive ma di modesta entità per una pubblica amministrazione, dovreste solo vergognarvi e lasciare le comode poltrone sulle quali vivete, evidentemente, appollaiati e appisolati.

Non si potrebbe creare un conto postale sul quale versare ogni donazione di qualsiasi entità. Per noi che vorremmo aiutare sarebbe più semplice e meno imbarazzante. Pubblicate il c.c.

Ripeto: perché invece di citare la mail di Scarpantonio (chi era costui?) non mettete l'indirizzo della bambina o il conto corrente dei genitori? I soldi arriverebbero.

Visto che il comune non provvede, dateci almeno un conto corrente.E che sia della famiglia, mica di interposta persona...

I soldi arrivano.
Una mia responsabilità.
Giulio Scarpantonio è un infermiere che conosce per ragioni di cure la piccola Sara.