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Teramo. La corsia colorata per le biciclette di piazza Garibaldi non rispetta le norme del Ministero dei Trasporti...

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Vi ricordate la vittoria della Teramo Calcio del Campionato di serie C?
Vi ricordate gli attraversamenti pedonali bianco e rossi?
Vi ricordate la diffida che arrivò immediatamente al sindaco Brucchi?
La colorazione, se non inserita correttamente nell'impasto del manto stradale, comporta una minore aderenza sul terreno.
Si può realizzare un manto stradale di colore diverso per evidenziare particolari tratti di strada ( esempio aree pedonali o piste ciclabili ) se la colorazione è eseguita in pasta nel conglomerato ( il colore deve essere mischiato con l'asfalto prima del posizionamento a terra così come la pista ciclo pedonale della Gammarana di colore verde).

Aveva ragione il Presidente della Commissione Garanzia del comune di Teramo, Franco Fracassa.
L'esperienza del periodo del Brucchi Due è difficilmente abreabile. 
Quel giro giro tondo in piazza Garibaldi non rispetterebbe le norme di sicurezza del Ministero dei Trasporti. 

Siamo noiosi ma alla fine abbiamo letto dal Ministero dei Trasporti Prot. 777 del 27/04/2006 " II° DIRETTIVA SULLA CORRETTA ED UNIFORME APPLICAZIONE DELLE NORME DEL CODICE DELLA STRADA IN MATERIA DI SEGNALETICA E CRITERI PER L’INSTALLAZIONE E LA MANUTENZIONE".

Facilitiamo il Comune di Teramo.
Pag 39/40.

 

.....In merito alla prima questione occorre premettere che non vi sono allo stato norme che impongono una particolare colorazione del manto stradale, per quanto in Italia la quasi totalità delle strade destinate al transito di veicoli a motore hanno pavimentazione in conglomerato 39 bituminoso, come noto di colore particolarmente scuro, tendente al nero, e con caratteristiche superficiali tali da garantire la migliore aderenza delle ruote dei veicoli. Riguardando la questione sotto l’aspetto squisitamente strutturale, nulla vieta la realizzazione di un manto stradale di colore diverso per evidenziare particolari tratti di strada od evidenziare una specifica destinazione della stessa o di corsie riservate (ad es. intersezioni, aree pedonali, piste ciclabili, ecc…), se la colorazione è eseguita in pasta nel conglomerato, ed è dimostrato che gli eventuali additivi non ne alterano le caratteristiche fisiche e meccaniche, ovvero si ottengano prestazioni comunque paragonabili e durature nel tempo anche in relazione al colore. Diverso è l’approccio se la colorazione del fondo stradale è localizzata in corrispondenza dell’attraversamento pedonale e realizzata utilizzando vernici. In tal caso si rientra a tutti gli effetti nel campo della segnaletica stradale orizzontale e di conseguenza tale pratica è vietata. Risulterebbe infatti in contrasto con quanto previsto all’art. 137 comma 5 del Regolamento di esecuzione del Codice della strada, che elenca i colori che si possono impiegare per il segnalamento orizzontale e ne specifica l’impiego. Le colorazioni di cui trattasi non sono previste e neppure a livello internazionale si ritrovano indicazioni diverse. Anche la più recente norma europea EN 1436, relativa alle prestazioni su strada della segnaletica orizzontale, non fa cenno a colori diversi dal bianco e dal giallo. Al di la della considerazione appena svolta, che di per se è già sufficiente a chiarire il motivo del diniego alla diffusione di tale pratica, altre motivazioni di natura tecnica si possono formulare per dissuadere dal perseverare chi ha già attuato provvedimenti similari: - non è disponibile una documentazione che dimostri la efficienza di queste iniziative, né in termini di migliorata sicurezza, né in termini 40 di permanenza nel tempo di adeguate caratteristiche di aderenza del fondo stradale e del colore. Alcune sperimentazioni a suo tempo autorizzate da questo ufficio hanno dato esito negativo e sono anche pervenute segnalazioni che confermano i timori già espressi circa le prestazioni di tali soluzioni, specie nei confronti dei veicoli a due ruote;

Giro Giro tondo, casca il mondo, casca la terra, tutti giù per terra. 
 

Ps: In alcuni tratti è praticamente un altro colore.
Domani sarà sbiadita, dopodomani cancellata.
La solita vernice simpatica....

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Commenti

Questa è l'ennesima prova delle buffonate che succedono solo a Teramo.

Roba da matti! Falconi, sei il migliore!

Caro Franco,
ma com si fa nel.terzo millennio,ad assistere a simili scempi?
Se così fosse, sarei veramente indignato
DI FRONTE ALL IGNORANZA ED
.ALL INCOMPETENZA DI CHI AVREBBE PRESO QUESTE DECISIONI.

Attuale,fa pendant con zona rossa..arancio....il colore dellavergogna?

1) La cosa meno assurda è il colore, di più grave c'è la volontà di far entrare dei ciclisti in quel demolition Derby
2) I ciclisti che ho visto in piazza Garibaldi se ne strafottono della segnaletica fatta appositamente per loro, si ficcano a caso tra le varie corsie
3) Puntualmente anche i pedoni attraversano Piazza Garibaldi nonostante la presenza di sottopassaggi
4) Ieri ho visto una coppia in bici con una Graziella attraversare la piazza, lui guidava, lei seduta dietro di lato.

Ok però è meglio di niente . E' una prima prova ed economicamente gestibile

Ma i tecnici del comune di Teramo non hanno anche il compito di sorvegliare che i lavori vengano fatti a norma e a regola d'arte? Chi risponde? Sig. Bonaventura Lei che dice?

Pensavo fosse un piccolo omaggio al "Diavolo" e non una "corsia" per biciclette...

Certo è che il Presidente Fracassa ne saprà più di noi, ma dal 2006 ad oggi la normativa potrebbe essere cambiata, e poi: piste o corsie?

E magari, dovranno anche ripristinare lo stato di fatto. E chi paga? Chi ha autorizzato questa attività "fuori legge"? Gli verrà richiesto di rifondere i danni o le spese saranno a carico della comunità?

ELEZIONI ANTICIPATE E TUTTI A CASA PRIMA CHE COMBINANO UN ENNESIMO SCEMPIO!!!!!
SUBITO A CASAAAAAAA

Facciamola finita con le buffonate e pensiamo di recuperare quel minimo recuperabike di questa pseudo citta che non ha piu nulla da dire e da dare... basta con le fesserie vi prego.. sono tutte cavolate fuori ogni norna giuridica e razionale

CLORATO IMPIASTRO

Vorrei far presente che la nostra città da troppo tempo è stata lasciata dalle passate amministrazioni all'anarchia di molti cittadini teramani che hanno soffocato con le loro automobili il centro e le periferie cittadine senza alcun rispetto per il codice della strada. Siamo nel 2020 e non nel secolo scorso e aldilà delle disquisizioni "vernice sì vernice no" bisognerebbe guardare alla buona volontà del Sig. Verna che sta cercando di portare avanti il "Piano Urbano della Mobilità Sostenibile della Città di Teramo" in collaborazione con il Centro Interdipartimentale di Trasporti e Mobilità Sostenibile (CITraMS) dell’Università degli Studi dell’Aquila.

Ecco Come vengono SPESI i Nostri SOLDI!!!