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La storia dell' Inchiesta Castrum... Otto arresti a Giulianova

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Ricordiamo gli otto arrestati nell'operazione Castrum della Guardia di Finanza di Teramo(nucleo polizia tributaria) con i titolari dell'inchiesta i pm, Luca Sciarretta e Andrea De Feis.
In carcere sono ospiti la dirigente Mastropietro, il marito Stefano Di Filippo e i fratelli Scarafoni.
Gli altri quattro sono ai domiciliari. (L'ex assessore ed attuale membro del Cda dell’Ente Porto, Nello Di GiacintoFilippo Di  Giambattista, finito ai domiciliari in qualità di tecnico in uno specifico appalto.  il consulente Sergio Antonilli e  il dirigente della Asl, Carmine Zippilli).
Otto misure cautelari restrittive della libertà personale, 
applicate dal GIP del Tribunale di Teramo, Domenico Canosa.
La Storia.2
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Guarda i video https://iduepunti.it/23-05-2017/video-teramo-maxi-operazione-della-guardia-di-finanza

L'Ansa.

E' di otto arrestati di cui quattro in carcere e quattro ai domiciliari il bilancio dell'operazione Castrum che ha messo in luce decine di reati contro pubblica amministrazione commessi all'interno sia del comune di Giulianova sia della Asl di Teramo. A finire in manette la dirigente del comune di Giulianova Maria Angela Mastropietro, il marito Stefano Di Filippo, gli imprenditori Andrea e Massimiliano Scarafoni, tutti in carcere, il funzionario della Asl Carmine Zippilli, il socio accomandante della Rima sas, Sergio Antonilli, l'imprenditore edile ed ex assessore a Giulianova Nello Di Giacinto e il presidente della Giulianova Patrimonio, società in house del comune di Giulianova, Filippo Di Giambattista, questi quattro ai domiciliari. Ad eseguire le ordinanze chieste dai Pm Andrea De Feis e Luca Sciarretta e firmate dal Gip Domenico Canosa il nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Teramo. Nel corso delle indagini sarebbero infatti emersi decine di episodi di corruzione, tentata concussione, tentata induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso d'ufficio, falsità in atti pubblici in materia edilizia e urbanistica commessi dalla funzionaria del comune di Giulianova in concorso con altri indagati. In particolare la dirigente per diversi anni avrebbe sistematicamente e costantemente asservito la funzione pubblica esercitata, in cambio di denaro o altre indebite utilità per sé e per il proprio coniuge agli interessi privati a diversi imprenditori operando sul comune di Giulianova. In diversi casi avrebbe esplicitamente richiesto denaro o l'intestazione di beni immobili in favore di sé stessa e del marito mentre in altri casi avrebbe richiesto consulenze fittizie o comunque sovrafatturate in favore del marito in relazione ad alcuni lavori edili commissionati o comunque autorizzati dal comune di Giulianova. Gli accordi in particolare riguardavano affidamento di forniture e lavori pubblici per centinaia di migliaia di euro, interessando anche un'importante lottizzazione approvata nell'estate del 2016 dal comune di Giulianova. Gli episodi di tentata concussione e di tentata concussione indebita hanno invece interessato progetti ed investimenti immobiliari nel comuni di Giulianova e Castellalto. Nel corso degli accertamenti inoltre sarebbero emersi episodi di corruzione e falsi in atti pubblici commessi da un funzionario della Asl di Teramo in favore di un gruppo imprenditoriale di Giulianova. Il funzionario, a seguito di contropartite economiche riguardanti principalmente lavori di installazione di impianti di energia alternativa nella sua abitazione, avrebbe falsamente attestato lavori per 215 mila euro inducendo in errore la Asl che avrebbe liquidato i compensi a fronte di lavori effettivamente compiuti per appena 90 mila euro. Sempre su richiesta della Procura il Gip ha emesso anche un decreto di sequestro preventivo per 125 mila euro nei confronti di una Srl di Giulianova che ha compiuto i lavori di messa in sicurezza dell'edificio della Asl in Corso Porta Romana.

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Commenti

Storiette tipiche della penisola italica, è dal 1861 che succedono qs cose, non mi meraviglio + di tanto, ma adesso non ci stó, bisogna dare l esempio, X fare in modo che non succeda più . Gli " imputati" se colpevoli di aver sottratto soldi pubblici dovranno innanzitutto restituire i soldi, inibiti da qualsiasi funzione pubblica e sociale e poi (qui viene il bello l esempio da dare) messi in piazza ( Fosse Ardeatin) X essere poi giudicati dal popolo che li ha eletti, ognuno come vuole , io ad esempio gli sputerò in faccia , visto che la giustizia ordinaria non riesce a colmare qs piaga

che significa essere giudicati dal popolo che li ha eletti? e basta dare sempre le colpe alla politica. questi sono dirigenti e funzionari ...non politici. confondere così le cose non è utile a nessuno ...per il resto concordo con enzino ... compreso piazza fosse ardeatine