Bastava leggere l'editoriale domenicale.
Il sermone del giorno di festa del giornale di stato.
La predica del fondatore de La Repubblica, Eugenio Scalfari.
Un'invocazione alle non dimissioni.
Al non commettere l'errore di abbandonare il carro democratico europeo, un ruolo, secondo Scalfari, sempre più importante e di rilievo.
Il caso vuole che a Ventotene, il Presidente Renzi, organizzi un incontro con i due leader europei, Hollande e Merkel.
Un omaggio al manifesto di Spinelli, Rossi e Colorni, scritto nel 1941.
" ....la linea di divisione fra i partiti progressisti e partiti reazionari cade perciò ormai, non lungo la linea formale della maggiore o minore democrazia, del maggiore o minore socialismo da istituire, ma lungo la sostanziale nuovissima linea che separa coloro che concepiscono, come campo centrale della lotta quello antico, cioè la conquista e le forme del potere politico nazionale, e che faranno, sia pure involontariamente il gioco delle forze reazionarie, lasciando che la lava incandescente delle passioni popolari torni a solidificarsi nel vecchio stampo e che risorgano le vecchie assurdità, e quelli che vedranno come compito centrale la creazione di un solido stato internazionale, che indirizzeranno verso questo scopo le forze popolari e, anche conquistato il potere nazionale, lo adopereranno in primissima linea come strumento per realizzare l'unità internazionale".
Una gita fuori porta per chiudere la parola data, in faccia agli italiani.
La distrazione europea.
Nel frattempo si conferma il rallentamento dell'economia ma secondo il buon Renzi nulla impedirà al Pil di raggiungere un positivo più 1% nel secondo semestre.
L'Incoerenza di Renzi è figlia di una comunicazione sbagliata, vuota, senza la minima cura empatica con i propri elettori.
L'INcoerenzi ha annunciato che comunque si voterà nel 2018, smentendo se stesso e la sua manifesta sicurezza.
Un politico bipolare che diventa pericoloso per la storia italiana e la sua Costituzione.
Il Movimento Cinque Stelle ringrazia nelle piazze e gode degli assist continui della politica renziana.
Gli elettori del Pd?
Quali elettori?
Quelli che dovrebbero scendere nelle strade per difendere l'indifendibile?
Quelli che abbracceranno la protesta di D'Alema, che troverà la sua rivincita nel referendum e altre storie?
Nella migliore delle ipotesi non andranno a votare, per il resto, quando una persona non rispetta la parola data, è semplicemente un bugiardo.
Fate Vobis.
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