"Il Governo ha impugnato la legge di buon senso approvata dal Consiglio regionale dell’Abruzzo perché ha ritenuto discriminatorio chiedere ai cittadini stranieri di certificare la loro condizione di reddito e patrimonio prima di assegnargli una casa popolare. Il governo giallo rosso vuole continuare a difendere il principio contrario: gli italiani devono certificare e dimostrare carte alla mano la loro condizione e sono sottoposti ai controlli di rito, mentre per gli stranieri bisogna fidarsi delle loro dichiarazioni e della loro auto certificazione di essere poveri e di non avere proprietà in patria. Difenderemo questa legge di fronte alla Corte Costituzionale e con il sostegno dei tanti cittadini perbene che ci hanno chiesto regole nuove e più severe per ripristinare la legalità e il diritto nelle case popolari". questa la dichiarazione del presidente regione Abruzzo, Marco Marsilio, in merito alla Legge regionale sull'assegnazione delle case popolari.
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gli stranieri fanno 10 figli e già sono avvantaggiati perchè a parità di reddito (quasi zero) contano i figli...o no??
Una vergogna assoluta.... o le regole sono uguali oppure è uno schifo ....
perché lo straniero non deve dimostrare nulla e gli italiani si ?
Il buon senso, egregio Marsilio, dovrebbe far pensare che un benestante non lascia il proprio paese e la propria famiglia per arrivare in Italia a farsi sfruttare dai nostri "prenditori" per pochi spiccioli al mese o per chiedere l'elemosina davanti ad un supermercato.