E’ una pronuncia che non può essere condivisa. A prescindere dalla circostanza che Mote si è fatto carico di prevedere all'interno della composizione negoziata la realizzazione della piattaforma per la quale la regione ha accordato una proroga al 31.8.2025, va rilevato che la società dispone di un modello di organizzazione implementato ed efficacemente attuato secondo il più recente orientamento della cassazione (sentenza Impregilo 2). Attendiamo di leggere le motivazioni ma sin d'ora può anticiparsi la proposizione dell'appello”. Questo il commento dell’avv. Sergio Della Rocca del collegio difensivo di MOTE.
L’Amministratore Unico di MOTE, Ivan Di Cesare, nel confermare il rispetto per la sentenza come anche per l’operato degli organi inquirenti e giudicanti, si dichiara fiducioso nel buon esito dell’appello che verrà proposto.
Continua l’amministratore precisando che l’operatività della società è ampiamente garantita come anche il pagamento dei dipendenti e dei fornitori necessari allo svolgimento del servizio.
Non può però non evidenziare come la sentenza pronunciata dal Tribunale di Teramo sia una decisione che colga di sorpresa ma che non muta il percorso di risanamento avviato dalla società. Continua l’amministratore precisando che i margini di manovra sono sempre più stretti e che occorra una accelerazione soprattutto per ciò che riguarda l’aggregazione con la Teramo Ambiente, condizione, questa, imprescindibile per il buon esito della composizione negoziata.
Sentito il Presidente della Teramo Ambiente conferma gli impegni assunti.
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