Salta al contenuto principale

Faccia a Faccia tra i sindaci Brucchi e D'Alberto sul Teatro Romano

di Giancarlo Falconi
4 minuti

UN semplice faccia a faccia tra persone educate.
L'ex sindaco di Teramo emerito o anziano, Maurizio Brucchi e l'attuale Primo Cittadino, Gianguido D'Alberto.

Maurizio BRucchi.
Faccio pubblicamente i complimenti al Sindaco Gianguido D’Alberto per essere riuscito dopo diversi tentativi falliti da parte mia a sistemare la strada di Ponte San Gabriele che non era più transitabile. Devo però fare un appunto al Sindaco che sbandiera ai quattro venti il progetto del recupero funzionale del Teatro Romano senza fare nessuna menzione del grande lavoro svolto dal sottoscritto.
1) convenzione tra tutti gli enti (prima volta)
2) studio di fattibilità (approvato dal consiglio)
3) risorse 4,5 milioni di euro
4) convenzione con Mibac
5) incarico per progetto definitivo
Fermo restando i meriti che questa amministrazione possa avere io credo che sarebbe stato opportuno e giusto riconoscere il lavoro di chi ha fatto il “lavoro sporco”. “Sindaco almeno una parola avresti dovuto spenderla” Senza nessuna polemica, non mi interessa, ma per onor del vero. Sono sincero: ci sono rimasto male.

Gianguido D'Alberto.
Caro Maurizio, nel mio post non c'era alcuna volontà di oscurare il lavoro fatto in questi anni, tanto da aver richiamato l'importante incontro tra il ministro Franceschini e la delegazione teramana. E soprattutto lo studio di fattibilità approvato nel 2010, quasi all'unanimità, dal Consiglio comunale che in ogni occasione abbiamo richiamato e da cui è partito un percorso accidentato che rischiava di non concludersi. Era tutto bloccato da tempo. Sai quante volte ne abbiamo discusso in consiglio comunale.
Non c'era e non c'è alcuna volontà di trionfalismo individuale, tutt'altro. Come ho scritto é un successo di e per tutta la Città, che viene da lontano, forse troppo lontano e di cui possiamo diventare tutti protagonisti.
Era solo un post per annunciare che dopo tanti anni esiste finalmente un progetto definitivo del Teatro Romano, del quale deve sentirsi coinvolta tutta la città insieme alle istituzioni che in questi anni si sono impegnate per questo importante obiettivo.
Mi dispiace che si sia creato questo equivoco perché non era assolutamente la finalità considerata la stima che nutro nei tuoi confronti e per la sincerità e il rispetto che ha sempre contraddistinto i nostri rapporti. Come ho scritto, ora ci rimettiamo in cammino insieme, al di là delle appartenenze politiche, per ottenere il traguardo che tutti vogliamo. Un abbraccio, Gianguido

Maurizio Brucchi
Apprezzo il tuo post di risposta e mi permetto di darti un consiglio da Sindaco non emerito ma “anziano”: non fare come fanno tanti pseudo politici che fanno solo i propri interessi elemosinando incarichi a destra e a manca. Il Sindaco è il primo cittadino, il primo fra tutti, il primo di tutti. Tu raccogli ciò che semini ma raccogli anche ciò che ha seminato chi c’è stato prima di te. È così sarà per chi verrà dopo di te. È una catena. Riconoscere il lavoro altrui è segno di forza e non di debolezza.
Sul recupero del teatro romano ho speso davvero tante energie e mi sono sentito ferito nel leggere il tuo post. Ripeto nessuna polemica nella mia replica solo il vero. Ma tu sei stato pronto e sincero nella tua risposta. Siamo Sindaci, un altra pasta.

Gianguido D'Alberto.

Caro Maurizio, non mancheranno tempo e modo per raccontare insieme la storia del Teatro Romano, su cui ho lavorato tanto da consigliere e quotidianamente da Sindaco per sbloccare una situazione complicatissima e quasi ferma, nella convinzione, che ci accomuna, che il suo recupero costituisce un psssaggio fondamentale per il rilancio della nostra Città.
E in questo anno è stato un lavoro costante e faticoso per non correre il rischio di perdere tutto.
Perché in generale, quello che dobbiamo fare noi Sindaci è soprattutto questo: assumere la consapevolezza che ogni giornata da Sindaco ci impone e onora di scrivere un pezzo di storia e di futuro della nostra Città e non di delineare strategicamente il nostro destino politico individuale.... Questa deve essere ed è la nostra pasta... Diversa...
un abbraccio, Gianguido

Maurizio Brucchi
Sono d’accordo ed allora raccontiamola così com’è. A presto e buon lavoro.

Gianguido D'Alberto

 Sempre, così com'è... Buon lavoro a te

Maurizio Brucchi

 A te soprattutto

Commenta

CAPTCHA

Commenti

E come direbbe Wolf
https://youtu.be/j-WrzQ1a_CU

Il peggio non avrà mai fine ...poveri antichi romani se solo avessero immaginato tali sproloqui che hanno del grottesco pseudo cavalleresco da finti gentiluomini...tutte le strade portano a ovunque ma non a Teramo
Abboccatevi e riabboccate la pasta

bella coppia........