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Strade Provinciali: Chi difende Teramo?

di Giancarlo Falconi
2 minuti

L'Onorevole Ginoble ha interrogato il Ministero delle Infrastrutture per l'esclusione dal chilometraggio delle strade teramana in gestione Anas.
Nonostante il terremoto, la nevicata, le frane e gli incendi, la provincia di Teramo viene esclusa per mancanza di una selettiva e specifica documentazione.
Il Sottosegretario De Caro, nella risposta  all'onorevole Ginoble, ha rimarcato l'inesistenza delle osservazioni da parte dell'Ente Locale.

La verità?
Il 15 dicembre del 2014 la Provincia di Teramo, prima in Abruzzo, rimette alla Regione Abruzzo e all’Anas un’ampia proposta di riclassificazione delle strade provinciali. Viene aperto un tavolo regionale di confronto e vengono convocate numerose riunioni: il 27 novembre del 2015 la Provincia riformula una proposta (meno onerosa per l’Anas) contenente 14 strade provinciali individuando anche l’ordine di priorità.

Si aprono nuovamente delle mediazioni, sempre alla presenza di rappresentanti dell’Anas, e in un’ottica di collaborazione la Provincia si dichiara disposta ad accettare una proposta che seppur non soddisfacente prevedeva comunque l’inserimento nel Piano di tre strade, particolarmente ammalorate e lunghe, per una estensione di 92 chilometri. Nel gennaio 2017 la Regione, inaspettatamente, rimette una proposta di convenzione dalla quale risulta che Anas riprende un’unica strada, la 259; non solo, si chiede anche alla Provincia di farsi carico di un tratto della ex statale 80 con uguale chilometraggio.

Con nota del 14 febbraio la Provincia di Teramo dichiarava irricevibile la proposta; invece di tornare sull’argomento, come sarebbe stato del tutto scontato in dialogo istituzionale, la Provincia viene totalmente esclusa e l’UPI, in data 23 maggio 2017, conferma l’esclusione di Teramo.

Il 1 giugno del 2017 la Provincia scrive a  Ministero, Regione e Anas contestando la scelta e ripropone l’inserimento della SP 553(Silvi-Atri) , della SS 365 (Bisenti) e della SP 491 (Isola- Montorio) chiedendo un tavolo di confronto.

La nota viene riscontrata solo dall’Anas che di fatto non fornisce alcuna giustificazione in ordine all’esclusione  rinvia ad un prossimo Piano.  Di conseguenza con nota in data 12 giugno 2017 la Provincia di Teramo è tornata a chiedere chiarimenti al Ministero, alla Regione Abruzzo e all’Anas. Senza riscontro.

Quanto alla Conferenza Unificata, con nota del 5 giugno 2017, la Provincia di Teramo aveva rimettesso la propria proposta all’UPI che, per quanto ci risulta, ha perorato le istanze dell’ente anche in quella sede: evidentemente senza esito".

A che gioco stiamo giocando?
In palio c'è la sicurezza degli automobilisti che percorrono ogni giorno le strade dissestate della Provincia di Teramo. 

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