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Ha un nome e un volto l'assassino della d.ssa Pasqualoni. Si continua la ricerca...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Si cerca quel nome.
Quell'uomo denunciato ad Atri.
Quell'uomo che ha perseguitato la d.ssa Pasqualoni per anni e che con molta probabilità, si è trasformato nel suo assassino.
Un femminicidio.
Un atto violento, barbaro, che vede complici ogni realtà dello Stato e la nostra incapacità di proteggere la vita più debole.
Il nome è noto.
Il volto è noto.
I carabinieri stanno valutando le posizioni di amici e familiari in tutta la provincia di Teramo, la regione Abruzzo e sul territorio italiano.
L'auto di proprietà dello stalker è stata ritrovata con tracce di sangue all'interno.
Nella tarda mattinata i controlli saranno aumentati con l'ausilio di altre forze di Polizia.
Si cercherà di comprendere, in un secondo tempo, il percorso della denuncia presentata da parte della d.ssa Pasqualoni.
Troppo tardi.
Troppo tardi come spesso accade in Italia.

articolo in aggiornamento


 

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Commenti

è sconcertante quello che è successo alla povera Dott. Pasqualoni, lo Stato è sempre assente quando bisogna proteggere le donne.
Invitano a denunciare sempre episodi di minacce e violenza e poi cosa fanno ? Nulla. Le vittime di tali episodi vengono sempre lasciate sole, nessuno interviene in tempo, intervengono dopo le tragedie, ma dopo è tardi. Chi restituirà la Dott. Pasqualoni e come lei tante altre donne , all'affetto dei figli, dei familiari, degli amici ? Molti incominciano a pensare che lo Stato è più dalla parte dei delinquenti che delle vittime e forse non hanno tutti i torti.

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