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Daniele Di Giuseppe; Quando l'arte sa ascoltare la voce del cuore....

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Non amo le biografie.
Leggiamo "Daniele Di Giuseppe nasce il 12 febbraio 1974 a Nereto da una famiglia di operai il papà fa il fornaio e la mamma lo aiuta in negozio. Daniele è sordo dalla nascita".
"Pittore della luce cromatica" e trasfonde nelle sue tele un "lirismo pittorico"...
https://www.premioceleste.it/san.giovanni.n.63

Ci fermiamo qui.
L'arte va ammirata dal vivo.
Va meditata.
Va odiata.

Va amata.
Va matata.
Bisogna saper ascoltare i colori; udire i lamenti cromatici; audire ad alti contrasti: sentire i toni e i suoni delle luci che si infrangono.
Le opere figurative di Daniele Di Giuseppe sono un esplosione di sensi che riportano al cuore.
Artista di Controguerra. Ha esposto per anni a Venezia e negli ultimi giorni a Stoccolma.
Il resto?
IL significante di Eco o il mistero di Einstein; l'arte è mescolare tutto ciò che il mondo fa tesoro e attendere lo stile.

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