Una buona colazione e qualche confidenza tra nuovi amici. Loro sono quattro ragazzi di diverse etnia che lavorano in alcuni Bar della provincia di Teramo o in altri esercizi commerciali. Dove dormono? La loro odissea inizia proprio nel cercare di risparmiare con il fitto e il cibo. Mangiano spesso nel luogo di lavoro tra cornetti, panini e pause veloci dietro al bancone. Dormono in affitto sotto degli scantinati, ripeto veri e propri scantinati e solo per la notte o come abusivi nelle case sfollate per il terremoto, pubbliche o private. Gli ultimi controlli stringenti per l'avvio dei cantieri dell'Ater li hanno costretti a fughe veloci. Sono stati anche in via Longo e in alcune case private chiuse per diversi pericoli post terremoto. Si definiscono dei custodi e i loro appartamenti con le porte sfondate sono il risultato di una vera e propria occupazione. Tutto all'interno della Città di Teramo e in Provincia, nel silenzio più assoluto fino alle prime denunce che hanno coinvolto alcune operazioni dell'Arma. ( leggi per esempio https://www.iduepunti.it/04-02-2025/teramo-case-ater-occupate-i-carabinieri-arrestano-ricercato-e-segnalato-occupanti ). Duecento euro per una cantina, a titolo gratuito nelle case chiuse ma la concorrenza con gli altri stranieri può anche diventare violenta. Il ricordo di un blitz di altri stranieri e la fuga notturna è ancora vivo nel loro ricordo. Alla domanda dove dormirete questa notte, sorridono? Al posto dei terremotati, fino al prossimo sgombero o alla prossima rissa. Spesso anche in strada o grazie all'aiuto di qualche cittadino dal cuore buono. Senza luce, acqua e gas? Non sempre. Basta essere bravi con i fili e qui continuano a sorridere e riprendono a lavorare. Dietro di loro c'è sempre chi riesce a creare un giro di affari e spesso anche come cavalli di ritorno per la droga ma questa è un'altra storia di cui scriveremo molto presto.
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