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SCUOLE. Pezzopane (Pd) ”Scuole prima di tutto! Biondi  “pinocchieggia” su emendamento. Vogliamo serietà”

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“L’emendamento da me presentato al Decreto Milleproroghe , diversamente da quanto ”pinocchieggia” il sindaco Biondi, contiene la proroga di una norma già approvata nel 2017, da me fortemente voluta e purtroppo non utilizzata dal Comune Dell’Aquila. La norma da prorogare già c’è, e per volontà del Governo Gentiloni! Trovo ridicola quindi l’affermazione di una presunta quanto falsa copiatura. Prorogare una norma che ho proposto ed approvato nel 2017, semmai è copiare me stessa. Quindi, cosa ed a chi avrei copiato? Facciamo un po’ di chiarezza. L’emendamento Presentato al Decreto sisma dal collega di FdI Trancassini,è profondamente diverso e tra l’altro ,non è rientrato tra gli emendamenti “segnalati” dal partito del Sindaco. Con il mio emendamento al Milleproroghe, prorogo l’efficacia di una  buona norma, approvata dal centrosinistra che prevede una procedura più veloce per gli appalti delle scuole, con il Provveditorato alle Opere pubbliche soggetto attuatore. Con Stefano Palumbo e Stefano Albano abbiamo concordato di riproporre in forma di emendamento la proroga della norma, purtroppo poco utilizzata dal Comune, per mettere l’amministrazione nelle condizioni di recuperare il tempo gravemente perduto.  Invece l'emendamento voluto da Biondi e presentato dal collega di Fratelli d’Italia, cambia quella norma, propone di estendere a tutta l’edilizia pubblica la deroga, rende facoltativo il rapporto col Provveditorato alle Opere Pubbliche, ed inserisce altre tipologie di servizi. In quella norma l’edilizia scolastica non c’entra nulla. Sono due proposte molto diverse. Il sindaco Biondi da mesi prende in ostaggio la ricostruzione delle scuole, per le quali già dal 2017 è stata prevista la procedura negoziata con minimo 5 ditte e fino alla soglia comunitaria di 5,548 mln e con il progetto definitivo anziché esecutivo, per usarla come strumento di pressione ed cercare di ottenere una sorta di trattativa privata per tutta la ricostruzione pubblica. Abbandona cioè il punto cruciale di ridare scuole sicure in tempi ridotti, come chiedono studenti, insegnati e comitati e vuole incassare tutt’altro. Il parlamento ha deciso di non acconsentire alla formulazione che il sindaco ha proposto. Noi invece diciamo “LE SCUOLE PRIMA DI TUTTO”. Basta leggere i diversi testi pubblicati sul sito della Camera, per rendersi conto che siamo di fronte alla classica “represa de ju lattaru”. Forse il sindaco Biondi pensa di essere ancora a primavera 2017, in campagna elettorale, quando prometteva le scuole in 100 giorni ed ostentava granelli per rompere meccanismi. Pensa ancora che basta sparare qualche slogan accompagnato da menzogne per convincere gli aquilani? Il Partito Democratico in una importante conferenza stampa con il capogruppo Stefano Palumbo ed il segretario Stefani Albano ha chiesto serietà sulla questione della ricostruzione delle scuole. Ha evidenziato i problemi, le bugie, le incapacità. Ma abbiamo anche dato la disponibilità a creare una rete efficiente e partecipata con tutti i livelli istituzionali e con i giovani ed il Comitato Scuole sicure per uscire da una situazione gravissima. Ed il sindaco che fa? Scansa i problemi e parla a sproposito di un emendamento.  Sulle scuole ci vuole senso di responsabilità. Non si possono sollevare di continuo cortine di fumo armando conflitti con le altre istituzioni. Ora se la prende anche con me che da anni non faccio altro che far approvare norme che aiutano l’amministrazione e la città.  L’accordo raggiunto la scorsa settimana a Palazzo Chigi al tavolo con Curcio,ha fatto definitivamente cadere la maschera di Biondi e dei suoi “giochetti” di parte.  Inutile accampare scuse e tentare irrealistici “scarica barili”, i dati dell’USRC parlano chiaro e definiscono il fallimento della giunta Biondi sulla ricostruzione delle scuole: L’Aquila al confronto con il Cratere, dove lo stato di avanzamento della realizzazione degli interventi è al 54%, è ferma al palo. Il Biondi che festeggiava l’affidamento a Invitalia del ruolo di stazione appaltante per la progettazione di quattro scuole è lo stesso che, in occasione della visita all’Aquila dell’ex ministro Fioramonti, appena un mese fa, definiva la stessa Invitalia come una sorta palliativo e attaccava il governo per il mancato accoglimento degli emendamenti al decreto sisma. Questi attacchi, fin tanto che al governo c’è stata la Lega, non si verificavano. Sembra che da quando al governo c’è la nuova maggioranza, questa amministrazione non faccia altro che alzare barricate, cercare il conflitto con altre istituzioni, rinchiudersi in un miope isolamento. Quanto all’emendamento che Biondi aveva fatto presentare dal deputato del suo stesso partito, la sua sfuriata non era altro che un bluff. Quell’ emendamento infatti, proponeva soprattutto due cose: estendere la deroga al codice degli appalti contenuta nell’accordo sottoscritto da Comune, Anac e Provveditorato alle Opere pubbliche nel 2018 dalle scuole a tutta l’edilizia pubblica. E rendere il ricorso al sostegno del Provveditorato nella progettazione non obbligatorio. Questo vuol dire che la deroga per le scuole che Biondi ha rinnegato era una norma che in realtà giudicava valida, se  è arrivato addirittura a chiederla per tutta la ricostruzione pubblica. Ma vuol dire anche che il Comune dell’Aquila, rendendo in sostanza facoltativo il ricorso all'appoggio del Provveditorato, voleva un potere esclusivo sugli appalti pubblici. Quindi non solo la questione emendamento è solo fumo negli occhi, ma rimane un vuoto di prospettiva. Ricordiamo allora al Sindaco alcune delle questioni poste su cui continueremo a pretendere attenzione: quanti dipendenti ha nel suo staff e quanti nell’ufficio che si occupa della ricostruzione delle scuole? Quanti dipendenti di Abruzzo Engineering impiegati nel Comune sono dedicati alle procedure riguardanti le scuole? Dove intende collocare le scuole di ogni ordine e grado da ricostruire?” Stefania Pezzopane Deputata Pd  interviene in replica alla nota del Sindaco Biondi su ricostruzione scuole

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le scuole sono più sicure delle case....