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I Punti Luce a Teramo. La storia a terra che si ripete...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Passi il passato alla stazione di Teramo.
Siamo sicuri che gli storici lampioni torneranno a fregiarsi di racconti e luce fu.
Passi per le lampade poggiate a terra che verranno sicuramente ripulite, restaurate e torneranno a splendere di testimonianze e valori ma quanto sono brutti i nuovi punti luce in via della Verdura?
Sotto quei portici che potrebbero narrare di tanta teramanità?
Chi ci ha condannato a un simile presente?
 

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Commenti

“Ammazza che zozzeria!”

Chi ci ha condannato a un simile presente? A questo presente ci ha condannato l'odio di classe di chi, per generazioni e generazioni, ha guardato ad Interamnia dalle collinette circostanti con mal celata invidia (dal latino invidere, "guardare biecamente"). Ora espugnate le mura urbane, come direbbe Freud, possono competere con l' incomodo rivale che è la città a cui hanno aspirato. Ed oggi, finalmente, superata la fase centrale dell'organizzazione psicosessuale e conquistato un ruolo che sublima il loro super io, possono scoprire e ed esporre la loro differenza anatomica ... condannando l'oggetto della loro storica frustrazione.

Cari amministratori della cosa pubblica,
Mentre appendete strofinacci per il Corso, comprate pozzetti per fognatura per fare il salotto a P.zza S. Anna, erigete cancelli in acciaio zincato sulla domus romana, rimuovete lampioni storici dai portici per rimpiazzarli con volgari scodelle. Cosa altro deve succedere per rendervi conto che è il caso di fermarsi, fare dei bei respiri e ricominciare tutto daccapo? C'è qualcosa che non va in Città....