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Quando l'autismo incontra i giusti medici...

3 minuti

Caro Giancarlo
Ti scrivo per raccontarti cosa mi è successo pochi giorni fa …
Come ben sai ho un bimbo a cui e stato diagnosticato l’ autismo ormai 5 anni fa.
Il 17 di questo mese mi sono dovuta recare all Inps per la visita della 104 visto che era in scadenza.
Ero molto preoccupata, nervosa.
Pronta a far guerra.

Si...guerra per che parlando con molti genitori ho riscontrato la facilità degli organi competenti...nel togliere 104 e comma 3.
Quindi puoi immaginare...
Entriamo e mio figlio mostra subito un grande nervosismo nel vedere 3 persone in camice bianco.
Porgo loro i documenti.
Cominciano a visionarli e cominciano a fare le domande al mio piccolo.
Lui nervoso...il suo sguardo più sfuggente del solito rimane in silenzio.
Li ho notato una grande dolcezza e disponibilità da parte dei medici
Voci gentili.

Sguardi comprensivi.
Poi si rivolgono a me chiedendo velocemente la sua storia.
Chi si è accorto del problema?
A quanti anni?
Come si è comportata?
In quali centro ha portato suo figlio?

Da lì la confermaa
Signora per noi può bastare.
In quel momento avevo capito che loro avevano compreso.
Tutto riconfermato.
Rivedibilità  maggiore età… 
In quel momento un mix di emozioni.
Felice di non dover tornare più a visita.
Disperata perchè mio figlio più di tanto non è migliorato.
Insomma...il cuore e la mente in conflitto perenne.
Mentre la dottoressa prende i documenti da fotocopiare....

Mi faccio coraggio.
Chiedo ai dottori.
Posso rubarti due minuti?
I dottori gentilissimi.
Annuiscono.
Comincio il mio grido è il grido di tutte le mamme e dei papà.

Comincio a portare la testimonianza di tutte le famiglie che conosco.
Racconto il dolore della diagnosi.
Lo sconforto e la riprogrammazione di una vita che forse un programma non lo avrà mai.
Comunico a raccontare di quante mamme non possono tornare a lavorare.
Di quante famiglie non hanno la possibilità di garantir il tutto per tutto per i loro figli.
Comincio quello che posso definire un sfogo.
Vorrei far provare loro il nostro dolore anche se solo per 5 minuti.
Poi arrivo al dunque.
Sapete che avete un ruolo fondamentale per il futuro de i nostri figli?
Sapete che avete tolto comma 3 a bambini e che non gli avete garantito il massimo per la scuola?
Sapete che bambini hanno avuto grandi depressioni a livello scolastico per che non hanno più una figura accanto?
Sapete che molti bambini passano ore e ore per i corridoi delle scuole con i bidello?
Ma secondo voi portiamo i nostri figli a scuola per liberarci da un peso.....o li mandiamo a scuola perché cerchiamo di farli stare con i propri coetanei e cerchiamo almeno di garantirgli un pò di normalità?

I dottori ascoltano
Poi giustamente la riflessione di uno di loro...
Signora noi vediamo anche bambini che veramente stanno benissimo e genitori che fanno richieste assurde...

Annuisco io questa volta.
Beh....qualche volta accade.
Ma questo non deve essere generalizzato.
Molti invece urlano e chiedono solo il giusto.
La garanzia che i propri figli possano avere la possibilità di apprendere nelle condizioni migliori.

A questo punto,  il dottore al centro delle due dottoressa, che aveva avuto gli occhi lucidi fino a quel momento, mi dice una cosa importante.
Questo è il messaggio per tutti…

Signora noi possiamo sbagliare.
Signora se le capita di parlare con alcuni genitori che pensano che gli abbiamo fatto un torto.
Che pensano che non abbiamo garantito un buon servizio ai loro figli...
Noi siamo qui.
La porta è aperta.
Siamo pronti a tornare sui nostri passi
Siamo aperti al dialogo…

Quei passi.
Grazie.

Una Mamma in Blu...

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