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Cari D'Alberto e Morra, vi lascio i miei figli...

di Anonimo
2 minuti

Vi rubo solo due minuti e non perchè sia una persona educata ma semplicemente perchè non ho tempo.
Non ho più tempo.
Ringrazio Giancarlo e il gruppo degli amici de I Due Punti per l'affetto che quotidianamente e di notte, si di notte, riversano nei confronti di noi malati di cancro ma quel cancro terminale.
Ho 47 anni e conosco il pelato blogger da 44 anni.
Cari D'Alberto e Morra, vi lascio i miei figli.
Hanno 12 e 14 anni.
Sono bravi a scuola e
mi aiutano in ogni faccenda di casa.
Non hanno un solo spazio in cui giocare a Teramo e amano la musica.
Tanto.
Paolo suona il pianoforte e Nicoletta la chitarra.
Non sono bravi ma per me, la loro musica è celestiale.
Vorrei che il prossimo sindaco e il prossimo capo dell'opposizione, fossero da esempio per i due miei amori.
Vorrei che possano raccontare che Teramo è rinata grazie a due sindaci.
D'Alberto e Morra o Morra e D'Alberto.
Vorrei sentire a distanza la loro felicità di vivere in una Città che ti permette di non partire o ti fa venire vogli di ritornare.
Vorrei che Teramo fosse bella perchè è bella; vorrei che possa farsi vedere per la sua storia, per le sue proposte, per la sua pulizia, per la sua vivacità, per la sua sanità, per il suo orgoglio.
Vorrei che questa ultima parte di campagna elettorale fosse diversa, che parlasse solo di tempi, di progetti, di Ricostruzione.
Vorrei perchè penso che nonostante gli interessi, gli accordi, voi siate due brave persone.
Le migliori possibili.
Vorrei vedere uomini come Gianni Gaspari usati e non buttati nel cestino dell'indifferenza.
Vorrei che ci portasse qualche nome della sua agenda, delle sue amicizie, della sua esperienza di giornalista. 
Vorrei vedere i talenti insegnare il talento.
Spiegare le emozioni e le emotività.
Lo sapete che forza si ha quando si è nelle mie condizioni di morte?
Enorme.
Vi lascio i miei figli e verrò a votare nella mia ultima elezione per il bene di Nicoletta Paolo.
Vi lascio la responsabilità di farli vivere in una Città diversa...migliore.
Grazie. 

Lettera firmata.   


 

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Commenti

Quando la bellezza delle parole tocca i cuori.
Quando il senso civico tocca alti livelli.
Quando l'amore per i figli é sublime.
Quando la serenità esiste.
Quando leggi questa lettera e ti viene un nodo in gola.
Quando resisti a trattenere le lacrime.
Quando vorresti avere la bacchetta magica e far sparire il male.
Quando vorresti una politica con la passione.
Quando vorresti abbracciare in silenzio questo papà.
Domenica prossima Nicoletta e Paolo avranno un'altra lezione di vita.
Io, caro papà, da cittadino combatterò per avere una città dove Nicoletta e Paolo raccoglieranno le parole che il suo papà ha seminato e che prima o poi fioriranno.
Buon viaggio.

Dopo aver letto questa lettera con un nodo alla gola e con gli occhi umidi......Mi auguro che questo commovente appello venga raccolto da D'Alberto non conosecendolo,come sono sicuro invece che Giandonato Morra,avrà' già raccolto il caloroso ,dignitoso e commovente invito di questo padre .

Leggo sempre e non commento mai. Stavolta non ce la faccio.
Sono un figlio rimasto troppo presto senza padre, ed un giovane padre che ama suo figlio con tutto se stesso.
Ho un grande groppo in gola nel leggere le Sue parole, ma sono certo che un giorno la loro forza sboccerà con l'irruenza propria della natura nei fiori che ha regalato a questo posto: Paolo e Nicoletta.
Un forte abbraccio e un bacio ai ragazzi.

Buongiorno sono il dottor di egidio, mi ha colpito molto il suo racconto per quanto possibile sono a sua disposizione. Dimenticavo sono il primario radiologo dell’asl di Teramo. Un abbraccio

Caro Dottore Di Egidio, la conosco per l'eccellenza che lei rappresenta e grazie agli articoli di Giancarlo.
Ho deciso di andare via in maniera dignitosa e con la compagnia dei miei amori e della mia famiglia.
Abbiamo seguito ogni forma di protocollo e mi permetta di augurare ai miei figli che la sua professionalità non abbandoni mai Teramo.
La saluto e la ringrazio....
 

Onore alle parole dettate dal cuore di questa grande madre che però credo che non vengano raccolte dalle persone a cui sono indirizzate. Hanno altro da fare che pensare alla nostra Teramo, agli spazi per i giovani. Non hanno tempo per fare quello che i cittadini chiedono: devono litigare tra loro tutti i santi giorni. Tanti auguri alla signora nella speranza che si avveri un miracolo. I Suoi figli saranno fieri di una madre del genere.

Mi auguro che questa lettera faccia riflettere ed apra finalmente il cuore di chi ci dovrà amministrare, con onestà e con il senso del dovere nei confronti della collettività. Chi sarà nominato Sindaco non si dovrà ubriacare perché "ha vinto" ma deve avvertire la profonda responsabilità del ruolo.
All'autore della lettera vada il mio reverente pensiero.

Non commento la lettera perche' sarei pleonastico. Sommessamente aggiungo: appunto, chiunque sara' il futuro Sindaco, Morra o D'Alberto, raccolga il commovente invito, adoperandosi per far si che questa citta' esca da un torpore che probabilmente e, purtroppo, fa parte del suo dna , allontanando qualsiasi comitato d'affari che giri intorno a loro. In fondo non e' una missione impossibile.

Questa lettera è un monito per il futuro sindaco, parole che colpiscono dritte al cuore, parole che esprimono un amore smisurato verso i figli. Grazie per la testimonianza ed un caloroso abbraccio a Paolo e Nicoletta