Salta al contenuto principale

Renzi rottama Brucchi

di Alessio D'Egidio
6 minuti

Rottamati?
La domanda è d’uopo.

I soggetti interessati?
I giovani travestiti da vecchi o se vi fa piacere “i non vecchi” oppure i “non giovani”.
Il “non” va di moda.
Vi ricordate Bersani?
Quello della ditta, all’indomani delle elezioni del 2013: “La nostra è una non vittoria”.
Vabbè! Mi riferisco a Renzi, Meloni, Salvini, Toti, etc.
Nottata lunga in compagnia di “mitraglietta” (Mentana) e tensione da finale di champions.
Oggi? Si derubrica il calcio e l’analisi del voto diventa lo sport nazionale. Mi allineo anche io.
Solo che è tutto terribilmente complicato, poiché, mai come oggi, la politica assume i contorni di un fluido magmatico e ancora importanti sono all’orizzonte gli appuntamenti elettorali per sacramentare i contorni di una non sconfitta o di una non vittoria (Brexit – Referendum Costituzionale – Elezioni Presidenziali Americane… lo scenario internazionale accompagna quello nazionale. Sveglia!). Mi riferisco volutamente allo schieramento classico e cioè sinistra – destra.
Per il Movimento Cinque Stelle?
Dirò più avanti.

Il centro – sinistra non esiste più.
Esiste il PD. Il PD in quanto partito non esiste più.
Esiste il Renzismo. Il Renzismo traballa.
Il centro – destra non esiste più.
Esiste il corso naturale e fisiologico dell’esistenza.
Oppure tanti capi bastone.
Oppure dei “figli politici” ingrati.
Oppure dei parricidi improvvidi che calcolano male la tempra politica e fisica del Capo.
Prego, scegliete ma non parlate di coalizione. Sono morte le ideologie, e sono andati al creatore anche i partiti. La politica oggi è leaderismo puro. La personalizzazione è formalmente compiuta.
Renzi docet.
Che rischio corre oggi un leader? Di sbagliare narrazione. “Storytelling”, come dicono gli esperti di comunicazione. In buona sostanza, non avere connessione con la realtà. Tratteggiare un Paese che non esiste o, nel peggiore dei casi, mentire spudoratamente. A ciò consegue la mancanza di tatto e contatto con il cittadino sia nelle grandi città che nel contado, con conseguente sonora trombatura. Si preferiscono i salotti televisivi, le accademie, le fabbriche degli amici, le banche degli amici, e poi quando si torna in piazza…botte! Tutto ciò sta capitando alla destra e alla sinistra, anzi al PD e al…non saprei…

Emblematica la Mussolini che in televisione descrive la sua campagna elettorale: “Aho! So andata ar mercato…m’hanno detto: mo te fai vede, aho me volevano corcà de mazzate”. Nessuno stupore! Certo, il mio è un ragionamento forse troppo generale. Mi si dirà che le elezioni amministrative sono un’altra cosa e non vincono le logiche macroscopiche della politica nazionale. Per esse, le amministrative appunto, concorrono gli uomini e, se si sbagliano le scelte, si perde. Mica vero! Se c’è un’evidenza lampante che emerge dal voto di ieri è: l’elettore è molto documentato, l’elettore non è addomesticabile, l’elettore ascolta attentamente e, se lo terrorizzi parlando troppo alla pancia, ti punisce (la Lega fa flop a Milano e a Bologna), l’elettore legge i programmi e sa distinguere, vota contro e per punire (Roma), ma anche per cambiare generazione di governo (Torino). L’elettore sceglie come sempre il male minore, pazientemente attende, e alla prima occasione utile cambia (Varese). L’elettore italiano per sua natura è moderato e oggi fin troppo abusato, stanco, sfiancato, da un sistema Paese che è in recessione e di cui si è perso, in dati statistici e risibili, ogni fattore di crescita e miglioramento. Per la vulgata Renziana sono un gufo. Per i Cinque Stelle tratteggio la realtà. Per fortuna sono morte le ideologie, i partiti, ma non le idee. E vengo ai Pentastellati.

Chi mi segue sul blog di Giancarlo sa che all’indomani delle elezioni del 2013 dissi: "adesso vediamoli all’opera". Oggi c’è una consapevolezza ulteriore giacchè sono oramai passati tre anni dalla loro “maggiore età politica”. Ci si accorge subito che non narrano, non raccontano, non amano troppo parlarsi addosso, come dire: stanno sul pezzo. Sempre. O quasi sempre. Approfittano della decadenza dell’avversario. Concorrono al suo abbattimento, fomentano il disprezzo, ne esaltano le negatività e cercano in ogni modo di costruire un’alternativa. Spesso sono aiutati anche e soprattutto da quei pilastri dello Stato che dovrebbero saper interloquire con la Nazione ma che invece…(riuscite a comprendere realmente quello che dice la Boldrini o è un problema solo mio?). 
Hanno verificato che le sedi di partito o di club sono tramontate e che esistono due piazze: la virtuale che serve poi a riempire la reale. Hanno studiato la politica della prima repubblica appropriandosi di alcuni tratti (l’attaccamento al fatto concreto, il comizio, il porta a porta, il termine onestà sciorinato come un mantra e la questione morale) ed inserendoli in un contesto generazionale fortemente nuovo e con pratiche inusuali per i politici della seconda repubblica (evitare l’alleanza politica con altri partiti e presentarsi al voto amministrativo dopo aver creato un tessuto connettivo solido e progettuale). Sono interpreti convincenti di una “crisi” che non è solo sociale, economica, culturale, ma “strutturale” e che riguarda non solo il nostro Paese, ma l’intero Occidente europeo. Qualcuno proverà ad imitarli (De Magistris), ma l’insuccesso è dietro l’angolo. Mi ripeto: lasciamoli governare. Impresa complessa a Roma, più abbordabile a Torino. Lentamente prenderanno altri comuni grandi e in alcuni stanno già operando, e si consegneranno a breve all’elettorato. I “non vecchi” o “i non giovani” già si aggrappano alle ciambelle di salvataggio…Milano, Bologna e Varese per Renzi…Trieste, Grosseto, Savona per gli altri. Sostanziale pareggio e stessa barca che affonda. Ma come ho già detto, a mio modestissimo giudizio, bisogna attendere il panettone per avere maggiore chiarezza.

Panettone che difficilmente arriverà a mangiare Brucchi. E perdonatemi se mi soffermo sulle cose di casa nostra. Il voto di Roseto, e non solo, ridisegna scenari…ahimè purtroppo noti. Noi abruzzesi siamo “gente tosta”. Cervice dura. Qui la prima e la seconda repubblica godono di ottima salute e chi ha azzardato mutamenti non ha fatto bene i conti. I “veri” protagonisti masticano pane e elettorato da lustri ed hanno costruito reti a maglie strette. Il cambio generazionale? Di facciata! Le maggioranze si fanno opposizione interna e le opposizioni? Anche! Adoro Orwell. “1984” e la “Fattoria degli animali”. Consentitemi un abuso.
In Abruzzo al “Big Brother” non sfugge nulla e  nella campagna tra i due fiumi, in attesa che i grilli comincino a cantare, occorre che i mici tengano a bada i topi. Grazie!      

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Blog segnalato da cari amici romani dopo i pezzi sull'autismo. Ben fatto con una scrittura coraggiosa e a volte sopra le righe. Ottimi sui rifiuti e sul coraggio della denuncia.Non conosco i vostri localismi ma sono integrato da anni nella politica romana. "l’elettore legge i programmi e sa distinguere, vota contro e per punire (Roma)". Caro D'Egidio, secon lei, il pd non avrebbe aftto emglio a proteggere Marino che aveva denunciato Mafia Capitale? Non avrebbe fatto una migliore figura con un'attenta e studiata campagna di comunicazione. Ps: Caro Falconi la saluta Enrico, tre file sotto il suo Senatore in alcune magiche stagioni.
I Partiti esistono. Come si fa a dire che sono finiti? NO, assolutamente no. I partiti sono dietro a tutto e al finanziamento solo quando toglieranno il finanziamwnto pubblico potrà scrivere anche solo che le idologie siano state soppiantate. NOn apprezzo una simile analisi perchè troppo distante da come vedo il fatto politico. Apprezzo lo stile e l'educazione.Grazie.
Renzi o Renzo? Non si sposerà con la politica o supererà il referndum? Dicono che i poeri forti si sposetranno sui Cinque Stelle. Lei cosa ne pensa? Renzi passerà il Referndum? Si tornerà al voto? In Abruzzo? A Teramo? Discutiamo.
Se non mi sbaglio lei è stato un candidato di Brucchi. Non le sembra da opportunista saltare giù dalla nave prima della collisione?
Per E=mc2 L'affare Marino è stato gestito malissimo. Conseguentemente anche la scelta del candidato sindaco ha avuto un parto difficilissimo... E figuriamoci poi a destra. Quanto volutamente? Penso che il Pd nazionale debba rivederebi quadri romani oltre che napoletani. Per Brucchi unico vincitore. Non sbaglia. E con il senno del poi è a distanza di due anni non sono affatto pentito e rifarei lo stesso. Per quanto riguarda la barca... Io non sono mai salito...ho solo visto che si allontanava dal Porto. Mi perdoni, però, abbia la bontà di rileggere quello che ho scritto perché la mia analisi si muove in altro senso. Grazie.
e renzi che deve sparire e di corsaaaaa'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Oltre ad essersi candidato in appoggio a Brucchi nelle lista di Gatti , se non sbaglio , prima il Sig. Di Egidio lo si vedeva sempre con Augusto Di Stanislao quando questi era assessore regionale del PD e poi dell' IDV. Dobbiamo dedurre che il sig. Di Egidio è più variabile del tempo di questi giorni. Auguri.
Innanzitutto bisogna isolare chi ha chiaramente vinto le elezioni (il M5S) e chi le ha chiaramente perse (il PD) al netto delle chiacchiere da bar che si possono fare sul fatto che il Movimento si sia presentato seriamente in due sole città. Quelle due città le ha prese; Torino, città da più di vent'anni governata dal centrosinistra è caduta senza il minimo preallarme e questo è un grave campanello per il Renzismo. Condivido l'analisi sul leaderismo dato che oramai non ci si riferisce più a correnti di pensiero legate a un'ideologia ma a movimenti quali Renzismo, Bersaniani, Berlusconiani, Grillini. Discorso più ampio è il centrodestra, un magma in cui le correnti sono talmente tante che orientarsi è difficile; nel centrodestra quello che possiamo definire "polo moderato" ha sconfitto chiaramente il modello Salvini (o "polo lepenista"); i comuni presi sono stati quelli dove il candidato era moderato e si presentava una coalizione unita. Staccarsi con la legge "Acerbo 2.0" non conviene nè a Salvini nè a Berlusconi, il troppo spesso dato per morto politicamente e in questi giorni anche fisicamente ma che continua a rinascere dalle sue stesse ceneri. In ultima istanza comincerei se fossi Renzi a riflettere sulla personalizzazione della politica sotto il suo nome negli ultimi due anni e a cosa ha portato; a mio modesto parere la classica coalizione di csx in questo momento ha una base maggiore del "Partito della Nazione" in vista delle politiche del 2017. E 2017 non è un refuso, al 2018 ormai arrivare è impossibile
@Tex D'Egidio è variabile perché è un uomo libero......lavora a La Spezia e i suoni studenti lo adorano...... Lei Tex è un personaggio dei fumetti di Teramo
Non mi è piaciuto il pezzo perchè non si arriva alla soluzione politica finale. Che cosa propone il nostro articolista? Che cosa prevede? Su Teramo, l'Abruzzo e l'Italia. Non sopporto chi punta sulla storia di chi scrive e non sull'oggetto. Una brutta abitudine tutta Italiana. Volgarità. Grazie professore per aver letto e per il libero confronto.
Purtroppo Renzi non ha rottamato Brucchi, ma lo ha aiutato a rivincire per la seconda volta disertando il ballottaggio di Teramo, quando lo spaccone toscanello godeva di una certa credibilità agli occhi dei tanti sprovveduti elettori. Elettori che continuano in larga parte a votare i politici che parlano alla pancia a discapito dell'interesse generale. Non si spiega altrimenti la classe politica fra le più corrotte al mondo. Il figlioccio buono di Berlusconi ha cercato di rottamare solo quel poco di sinistra rimasta e la Cgil, come previsto dal piano piduista massonico. Più liberista dei liberali, ha contribuito alla crisi del centrodestra, meno bravo a soddisfare tutti i capricci e le pretese dei poteri forti. Escludendo Salvini per le sue posizioni razziste e xenofobe, l'unica alternativa sembrerebbe il M5s. Purtroppo anche questa forza politica mostra evidenti e plateali contraddizioni. Non tanto a livello localistico dove i pentastellati godono di una certa autonomia e libertá di azione e si fanno preferire agli altri. I problemi nascono dall'organizzazione verticistica e anti democratica del movimento, nel quale un ristrettissimo gruppo di persone si autoproclamano garanti, cioè padroni, decidendo programmi, statuti, ingressi ed espulsioni. In Italia disdegnano alleanze, ma in Europa Grillo ha scelto di collocarsi nel gruppo delle destre estreme nordiche senza chiedere un parere preventivo agli iscritti del movimento. Lo slogan ''onestá'' é certamente condivisibile, ma cominciasse l'ex comico a rispettarlo pagando le dovute tasse, senza approfittare dei condoni berlusconiani. In conclusione.....siamo nella merda, ma non per responsabilità dei gufi che hanno solo il torto di vederci bene in assenza di luce.
Vede Di Egidio, il pudore purtroppo non si vende al supermercato e ove si vendesse, lei andrebbe ad acquistarne un po? L'imbecillometro ancora non è stato inventato, ma ad ottobre il popolo italianoo verrà valutato con un nuovo strumento:il referendum. Dopo quello salva petrolieri vedremo se riusciremo a distruggere anche la nostra costituzione.
Ovviamente non devo difendere Grillo...ma allo stato italiano risulta che lui le tasse le paghi. E nemmeno devo difendere il movimento, in quanto se ci si ferma alle dichiarazioni di qualsivoglia politico ne esce fuori sempre come una piccola organizzazione di nazisti pronti a tutto, cattivi e bastonatori. Le carte, i processi, e la storia disegnano una cosa un po' diversa..... Ovvero cosentino, mastella, dell'utri, berlusconi, bossi, verdini, frigerio, ecc ecc. Basta digitare uno di sti nomi su Wikipedia per mettersi le mani sui capelli. Brucchi appartiene alla classe politica in cui conta solo la lunghezza del guinzaglio che hai attaccato al collo....che non può e non deve essere più lungo di 10cm, non hanno idee di progresso, non hanno a cuore ciò che è pubblico, ma obbediscono al padrone. Il vento cambia, in tutta Europa i movimenti xenofobi perdono consensi, in Italia salvini ha fallito su tutti i punti prima ancora di iniziare e la gente disperata si sta ricordando che ha un'arma potentissima...il voto ed il parere popolare, sancito dalla Costituzione. Che ovviamente renzi vuol cambiare! Ma non ce la farà. Perché è finito anche lui. Saluti