I Cartoni inanimati hanno il sapore di povertà come la busta vecchia del pane che adorna, veste, in ogni film la bottiglia del super alcolico.
Non useremo il termine Rom perchè è politicamente scorretto.
Non useremo il termine Profughi perchè è politicamente scorretto.
Non useremo il termine Straniero perchè è politicamente scorretto.
Ci siamo preoccupati perchè a Teramo, in mezzo all'immondizia di pranzi veloci, ci sono dei panni stesi al sole, che circondano la macchia d'acqua putrida che chiamano laghetto.
Ci siamo preoccupati perchè ci sono bambini e donne incinte riversate a terra a dormire.
Ci siamo preoccupati perchè il resto è accattonaggio a volte molesto, insistito, continuato nei confronti di anziani all'ombra di una panchina.
Ci siamo preoccupati perchè il lungo fiume è tornato ad essere un luogo senza sicurezza, senza controllo, dove c'è chi può sporcare impunemente e chi è al di sopra della legge.
Ci siamo preoccupati perchè tra poco, i teramani, gli ospiti, non avranno più il loro lungo fiume.
Ci siamo preoccupati perchè i Rom, i Profughi, gli Stranieri non c'entrano nulla, siamo noi incapaci di far rispettare le normali regole del vivere civile.
Le ordinanze del sindaco Brucchi sono come i suoi appelli alla Teramo Ambiente sulla morigeratezza della spesa.
La risposta?
Il Suv dell'Amministratore Delegato Ranalli e quei cartoni animati da un presente che ci vede senza anima e cuore.
Senza legge e sicurezza.
Colpa nostra.
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